MotoGP in Olanda, le pagelle della Sprint Race di Assen
di p. beltramoIntroduzione
Sempre i fratelli Marquez sui primi due gradini del podio, affiancati stavolta nella Sprint da un super Bezzecchi. Domenica la gara lunga della top class alle 14 su Sky Sport e in streaming su NOW. Di seguito le pagelle a cura di Paolo Beltramo
Quello che devi sapere
SEMPRE LORO: I MARQUEZ
- Dieci volte su dieci i fratelli Marquez davanti a tutti quest’anno nelle Sprint. 9 primi e un secondo per Marc, 9 secondi e un primo per Alex (l’anomalia a Silverstone). Prima della partenza spesso sembra che magari qualcuno possa almeno infilarsi tra i due, invece non ce n’è: davanti ai primi due posti ci sono loro, soltanto loro, sempre loro.

LEZIONE DI GUIDA
- Marc scattava dalla quarta casella, ma lo ha fatto benissimo ed ha conquistato presto la leadership sul pole-man Quartararo veloce, bravissimo in prova, in gara caduto, ha resistito alla pressione del fratellino con la Ducati azzurra del team Gresini e ha gestito senza correre rischi, conscio delle due cadute di ieri e non perfettamente a posto dopo le botte subite.

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MARC: 10
- Un Marquez dolorante e soprattutto maturo, capace di soffocare, reprimere, non ascoltare quella voce che urla di spingere, di fare di più, di tirare sempre, capace anche di modificare il suo stile, adattarlo alle condizioni. 10, cos’altro?

ALEX MARQUEZ: 9
- Il fratellino ci ha pensato, più che provarci davvero dopo una partenza non eccezionale, ma poi ha accettato l’ennesimo secondo posto, nonostante un terzo settore magico, il decimo dominio famigliare consecutivo, 9. Anche Ducati sempre davanti.

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BELLA CRESCITA DI BEZZECCHI
- Marco è finalmente partito dalla seconda fila, cioè più avanti del solito e difatti ha conquistato un bellissimo terzo posto, interrompendo la sfilata delle Ducati e dimostrando di essere vicino a poter attaccare i fratelli Marquez. La sua Aprilia è ancora un po’ nervosa, ma migliora, il Bez sta prendendo sempre più confidenza, convinzione, sicurezza.

BEZ: 9
- È bello vedere quanto sia stato bravo a accollarsi anche il lavoro che avrebbe potuto fare l’assente Martin. E la differenza che fa con gli altri piloti Aprilia, oggi non brillantissimi. 9 per lui.

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DIGGIA: 8
- Quarto Di Giannantonio con una bella rimonta, lottando, guidando, sorpassando, dimostrando di star capendo sempre più la Ducati 2025. 8, davanti a Bagnaia come al Mugello, un Fabio che sta entrando sempre più in sintonia con moto e team, entrambi nuove per lui.

UN BAGNAIA MENO COMBATTIVO DEL MUGELLO
- Un Pecco che qui ad Assen come al Mugello ha vinto gli ultimi 3 GP, ma è arrivato come quarta Ducati superato in rimonta proprio da Diggia. Se però in Italia Bagnaia ha lottato, attaccato, sportellato nei primi giri, qui è apparso “facile” da superare, poco combattivo dopo un fine settimana e una qualifica molto buone.

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PECCO: 7
- Purtroppo non sembra essere ancora arrivato il momento, non è scattato il feeling necessario perché il pilota possa esprimersi al meglio delle sue qualità e la moto farsi sfruttare in tutto il suo potenziale soprattutto in frenata. Comunque 7, anche se quinto.

ALDEGUER E MORBIDO: 6
- Settimo e ottavo Aldeguer e Morbidelli, oggi buoni, ma non eccezionali 6.

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VINALES: 8; KTM: 6 DI GRUPPO
- Ancora Maverick Viñales il migliore della casa austriaca, sesto elegante, veloce, bello da veder guidare come sempre e pure veloce: 8, considerando che Acosta e Binder sono finiti nono e decimo, mentre Bastianini 13°. Un 6 stiracchiato di gruppo.

ZARCO: 6
- Il migliore di Honda è stato come spesso succede Zarco, 6, stavolta però soltanto undicesimo dopo la scivolata all’inizio di Mir e gli ultimi due posti per Aleix Espargaro, ormai collaudatore, 5.

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CHANTRA SEMPRE ULTIMO
- E poi il 'solito' Chantra che sembra messo in discussione visto che da inizio stagione non è apparentemente migliorato in nulla: sempre ultimo, stavolta a 32 secondi di distacco in 13 giri. Serve il ritorno di Marini e una prima guida per il 2026.

QUARTARARO: 6,5
- In Yamaha c’era il solito Quartararo, alla sua quarta pole quest’anno, che comunque lottava coi migliori, poi è caduto, ma bravo comunque: un misto di 9 e 4, 6 e mezzo.

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YAMAHA: 5
- Le altre Yamaha più lontane, tutte fuori dai dieci, 5, ma il lavoro di Yamaha continua, porterà i suoi frutti. Anche un test con il nuovo V4. Vediamo.

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