MotoGP a Misano: le pagelle del GP San Marino
di p. beltramoIntroduzione
Dopo la caduta nella Sprint Race, Marc Marquez si prende l'ennesimo 10 e lode della sua stagione. Mezzo voto in meno a Bezzecchi, che è rimasto in gara per la vittoria fino all'ultimo giro. 8 per Alex Marquez, 4 a Bagnaia.
Quello che devi sapere
MARC MARQUEZ: 10 E LODE
- La domenica di Misano è ancora il giorno di un Marco, stavolta però spagnolo: Marc Marquez vince la sua undicesima gara nel 2025, la 73° in MotoGP, 99° in assoluto. Eguaglia il record di 11 successi in una sola stagione per un pilota Ducati, di Bagnaia l’anno scorso. Ha sudato questa vittoria il fenomeno spagnolo, prima cercando di andare a prendere e passare un fantastico Bezzecchi con la sua Aprilia, infine faticando non poco a tenerlo dietro fino al traguardo a colpi di giri veloci. Un duello a distanza di quelli mozzafiato, sempre sul filo del rasoio, bello, teso, indecifrabile. Un 10 ad ognuno di loro, autori di un GP corso su un altro pianeta considerando che il terzo è arrivato a più di sette secondi… con lode per MM93 data l’imperfezione del Bez nel momento del sorpasso decisivo e per la reazione dopo la caduta della Sprint.

BEZZECCHI: 10
- Il Bez ha vinto sabato ci ha provato fino al limite del possibile oggi, ha portato Aprilia stabilmente al vertice nonostante i problemi di Martin e rimette nei titoli dei giornali un pilota italiano nel momento così difficile per Bagnaia. Bene SuperBez, 10! Dopo la corsa romagnola Marc comanda la classifica con 512 punti a 6 gara dal termine (l’anno scorso Martin vinse con 508…) e un vantaggio di 182 su Alex e 275 su Bagnaia ora soltanto 8 punti davanti a Bezzecchi.

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ALEX MARQUEZ: 8
- La gara degli altri l’ha vinta Alex Marquez mettendo dietro altre 3 Ducati, quelle di Morbidelli, Di Giannantonio e Aldeguer, staccati però da 7,7 a oltre 16 secondi dalla prima Ducati, quella di Marc. Insomma, un buon risultato di squadra, complessivo, insomma, ma prestazione non particolarmente brillante. 8 Alex.

MORBIDELLI, DIGGIA, ALDEGUER: 7
- 7 a Morbidelli, Di Giannantonio e Aldeguer perché se non si fosse rotta la catena sulla KTM di Acosta (NG, sfortuna nera) sarebbe finito davanti almeno a tre, se non a tutti e 4.

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BAGNAIA: 4
- Discorso a parte per Pecco Bagnaia che oggi è caduto mentre stava disputando una gara più positiva degli ultimi tempi, intorno al nono posto, ma con tempi sul giro simili a quelli dei primi, ma poi è caduto, scivolando. Il che dimostra che al peggio non c’è limite, ma anche che lui comunque ci prova sempre. Quando le spirali negative iniziano è difficile, molto difficile invertire la tendenza. Domani, lunedì dopo la gara romagnola, c’è fortunatamente una giornata di test che Pecco può dedicare, insieme alla squadra che lo supporta al massimo, per ritrovare fiducia, naturalezza, spontaneità nella guida. Speriamo che questa situazione cambi perché Pecco Bagnaia non è un pilota così, come sembra adesso. Forza, anche se il voto non può che essere 4, con affetto però.

MARINI: 7
- Buona gara per Luca Marini con la Honda che ha chiuso settimo confermando la sua buona forma e i progressi della moto. 7. Dopo l’incidente nelle prove della 8 ore di Suzuka e i problemi fisici superati, si sta dimostrando il miglior pilota Honda.

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MIR E ZARCO: 4
- Mir e Zarco sono caduti all’inizio (poi il francese è finito ultimo a un giro), 4 a loro. Chantra ha preso più di un minuto…vabbè.

QUARTARARO: 6
- La migliore è quella di Quartararo ottava a oltre 20 secondi dopo una prima parte di gara combattiva e positiva, poi il calo: 6.

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OLIVEIRA: 6
- Stesso voto (6) per Oliveira finito alle spalle del pilota francese.

MILLER: 5; RINS: 4
- Rins è caduto, 4, Miller dodicesimo 5, Augusto Fernandez con la Yamaha V4 14° dopo un dritto. NG.

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MARTIN: NG
- Detto del grandissimo weekend di Marco Bezzecchi resta da dire di Ogura (4), caduto, di Fernandez (5) che finisce undicesimo e di Jorge Martin che rompe la sua RSv nel giro di schieramento e poi parte dalla pit e deve fare 2 long lap. Che dire, non è giudicabile normalmente, ma arrivare al livello del suo compagno di squadra sarà dura, molto dura anche per un fuoriclasse e campione del mondo come lo spagnolo.

MOTO2
- Evidentemente Misano ispira i dominatori, stimola gli istinti predatori. Ieri Bezzecchi nella Sprint, oggi Celestino Vietti in Moto2, primo, sicuro, determinato, inattaccabile dall’inizio alla fine. Un martello che ha stracciato tutti: 10 e lode. Bravissimo pure Barry Baltus (che come Barry Sheene corre col 7) che ha rimontato dal sesto posto combattendo e superando piloti forti e determinati. Fosse partito meglio si sarebbe giocato il successo, ma va bene così, finalmente un italiano vince non in MotoGP. Baltus 9. Bene pure l’esordiente Holgado (8) che chiude terzo giocandosela con gente come un Moreira che comunque raggiunge Canet al secondo posto del mondiale (8), Bene il quinto di Agius (7) mentre Gonzalez (7) leader finisce davanti a Canet (7). Ora il distacco è di 39 punti con Gonzalez davanti alla coppia Moreira/Canet: Mondiale aperto insomma considerando che in palio ci sono ancora 150 punti. Buona gara anche per l’altro esordiente Alonso (7) che finisce ottavo davanti a un Arbolino finalmente in grado di tenere il gruppo fino alla fine, per lui 6.

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MOTO3
- Un finale fantastico, come spesso accade nella categoria dei giovani aspiranti campioni. Ancora una volta vince Rueda, alla sua settima vittoria stagionale con un sorpasso squisito, deciso, elegante e cattivo all’ultima curva sull’esordiente pupillo di Marc Marquez Maximo Quiles, pure lui al settimo podio. 10 a Rueda, 9 a Quiles, 9 pure a Fernandez terzo per soli 4 millesimi e prima Honda in mezzo a 10 KTM. Piqueras fa quinto e tiene aperto un titolo che però sembra sempre più indirizzato verso quella Rueda che rotola decisa con ben 78 punti di vantaggio su Piqueras e 107 su Quiles. Va tenuto presente che in Moto3, senza la sprint, ogni GP mette in palio un massimo di 25 punti, quindi lo spagnolo ha un vantaggio superiore a 3 GP sui 6 che mancano. Gli italiani? Lontani dal podio, mai davvero protagonisti. Pini (7) 9°, Foggia 13° (5). Lunetta caduto in un brutto incidente, Nepa 18°, Rossi 20°, Carraro 22°: tutti insufficienti, chi più, chi meno. Mentre continua l’astinenza di vittorie dei nostri che risale al 2 ottobre 2022 a Buriram in Indonesia con Denis Foggia. Quasi 3 anni senza un successo italiano in Moto3: come dire che bisogna assolutamente investire sui giovani se non vogliamo scomparire quando i nostri della MotoGP smetteranno.

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