Un Mondiale di storie dentro al successo Ferrari nel WEC

Conquistare due Campionati del Mondo, vincere la 24 Ore di Le Mans in tre edizioni consecutive e chiudere il 2025 con una dirompente tripletta: in appena tre anni Ferrari ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nel momento in cui è nato il progetto Hypercar, riscrivendo quelle statistiche rimaste congelate per più di mezzo secolo. Il bis mondiale nel WEC, con il campionato costruttori a fare il paio con il titolo piloti vinto da Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, è di una portata storica, perché riporta Maranello sul trono dell’endurance dopo ben 53 anni, distanza temporale che collega il dominio della 312 PB nel 1972 al fresco trionfo della 499P. In questa impresa sono racchiuse tante storie: da quella di Antonello Coletta, storica guida di Ferrari nel mondo prototipi e GT, ai piloti, passando per l’intero gruppo di lavoro operativo tra le piste di tutto il mondo e Maranello. DAL DEBUTTO DEL 2023 AL TRIONFO NEL MONDIALE Uno sforzo collettivo scontratosi con una sfida d’alto calibro sia con sé stessi che con gli altri costruttori, tutt’altro che arrendevoli in un WEC competitivo come non mai. Dalla pole position di Antonio Fuoco nella 1000 Miglia di Sebring del 2023, gara del debutto della 499P, Ferrari ed il racing partner AF Corse hanno tracciato la via del successo, il primo arrivato proprio lo stesso anno con la storica vittoria nel Centenario della 24 Ore di Le Mans, grazie a cui è stato interrotto un digiuno durato ben 58 anni. Nell’arco di tre stagioni la concorrenza è aumentata, ma Ferrari ha continuato ad imporsi con tutti gli equipaggi nella classica maratona francese. Nella bacheca di Maranello, quindi, mancavano i Campionati del Mondo, oggetto di grande interesse per far valere il ruolo di prima forza anche al di fuori della 24 Ore. Per riuscirci, focus su esecuzione e operatività, come affermato dallo stesso Coletta, quegli stessi aspetti che in Bahrain hanno fatto la differenza. Alla otto ore di Sakhir Ferrari è arrivata da leader di entrambe le classifiche iridate, ma le difficoltà riscontrate nella seconda parte della stagione, tra imprevisti e circuiti meno a favore, hanno alzato la pressione. Per afferrare i Mondiali serviva una prestazione pulita, priva di errori, in grado di mettere piloti e squadra nelle condizioni di poter gestire la corsa verso i titoli senza farsi prendere in contropiede da avversari - Porsche in primis - ed eventi esterni, memori di quanto accaduto nel 2023 e 2024. E così è stato: nei 1200 km del Bahrain l’ottimo passo è andato a braccetto con chiamate e decisioni puntuali che nell’ultima ora hanno portato le 499P ufficiali al terzo e quarto posto, con la AF Corse subito dietro a completare la festa. La squadra, quindi, ha attraversato un vero e proprio percorso di crescita, plasmandosi sugli eventi positivi e negativi delle passate stagioni per farsi trovare pronta nel momento più importante, il tutto davanti agli occhi del CEO Benedetto Vigna e del Presidente John Elkann, presenti nel momento in cui Ferrari è diventata ufficialmente Campione del Mondo. TRIPLETTA NEL MONDIALE PILOTI: I VOLTI AL VOLANTE DELLE 499P Ma a calamitare l’attenzione sono stati anche i piloti, ognuno con la sua storia. Alessandro Pier Guidi, legato a Ferrari da più di un decennio dopo l’avventura con Maserati nel FIA GT, ha vinto per la terza volta il Mondiale Piloti nel WEC, aggiungendo il titolo Hypercar ai due conquistati nella classe GTE-Pro insieme allo storico compagno James Calado, che ha festeggiato il rinnovo con Ferrari nel miglior modo possibile. A questa coppia, nel 2023, si è aggiunto Antonio Giovinazzi, a cui l’endurance è calzata a pennello, ritrovando un habitat perfetto nel quale farsi valere. Inoltre, a poche ore dalla conquista del Mondiale Piloti il pugliese ha vissuto un altro grande momento di gioia con la nascita della figlia Ginevra. Restando in Italia, anche Antonio Fuoco ha avuto la propria redenzione, contribuendo alla conquista del Mondiale Costruttori dopo aver apposto la firma sulla 24 Ore di Le Mans del 2024, in compagnia sia di Miguel Molina, veterano dell’equipaggio con anni di esperienza sulle spalle, sia di Nicklas Nielsen, passato dal Ferrari Challenge ai più grandi teatri dell’universo endurance/GT. Sebbene non sia pilota ufficiale, citiamo anche Robert Kubica, vincitore a giugno della 24 Ore con Ye Yifei e Phil Hanson. Proprio al volante di una Ferrari, la stessa che avrebbe guidato in F1 nel 2012 se non fosse stato per il terribile incidente, il polacco ha scritto un’altra pagina della sua carriera, prendendosi una grande rivincita contro il destino. ANTONELLO COLETTA, DAI SUCCESSI NEL GT AL MONDIALE HYPERCAR Menzione d’onore per Antonello Coletta: prima della Hypercar, il manager romano ha tenuto alto il nome Ferrari nelle competizioni Gran Turismo di tutto il mondo, facendo valere le tante iterazioni delle GT del Cavallino. E quando è giunto il momento di salire di livello, Coletta ha risposto presente, mettendo le persone giuste al posto giusto, affidando il progetto tecnico al genio di Ferdinando Cannizzo e, in poco tempo, affiancando i trofei Hypercar ai tanti ottenuti nelle ruote coperte. Guardando al prossimo futuro, altri costruttori si uniranno alla classe Hypercar, con Genesis, McLaren e Ford pronte a colmare il vuoto lasciato dall’addio di Porsche. L’asticella continuerà così ad alzarsi e Ferrari avrà contro ben nove case costruttrici, consapevole però di poter contare su più di qualche asso nella manica avendo molto margine nello sviluppo. Avendo progettato una Hypercar vincente, lo staff tecnico è riuscito ad affinare le doti della 499P preservando i gettoni, limitati dal regolamento. Ciò permetterà di evolvere la piattaforma Hypercar nel momento in cui la competizione si farà ancor più serrata. E questo, ad oggi, si aggiunge ai punti di forza della squadra guidata da Antonello Coletta.

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Matteo Pittaccio