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Torna George, Pacers corsari a L.A. sui Clippers

NBA
Positivo l'impatto di Paul George al suo rientro contro i Clippers: 16 punti e vittoria (Foto Getty)

Con sette giocatori in doppia cifra - guidati dai 17 punti di Thaddeus Young e dai 16 del rientrante Paul George - Indiana sconfigge per la seconda volta in stagione i L.A. Clippers, cui non bastano i 24 punti con 16 rimbalzi di Blake Griffin

Gli Indiana Pacers avevano rifilato ai Clippers una sonora batosta, 90-71, solo una settimana fa. Di scena a Los Angeles (e con un ruolino di marcia in trasferta che non lasciava ben sperare, una sola gara vinta su sette), ci si aspettava la tremenda vendetta di Chris Paul e compagni. Invece, il ritorno in squadra di un losangelino doc come Paul George - fuori in sei delle ultime sette gare per un mix di dolori a caviglia e schiena - ha ribaltato le previsioni: George con 16 punti (con 7 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi) è stato uno dei sette giocatori dei Pacers in doppia cifra, per la vittoria 111-102 sul parquet dello Staples Center. "Sento di dover tornare in campo per essere il leader di questa squadra - aveva detto alla vigilia dell'incontro l'All-Star dei Pacers - perché questo è il mio gruppo, loro hanno fiducia in me". Detto, fatto. Funzionale alla vittoria anche il fatto che, per la prima volta dal via della stagione, coach Nate McMillan ha potuto schierare tutti i suoi giocatori, nessuno escluso: "Forse con la gara di oggi possiamo finalmente iniziare a costruire la chimica necessaria per far bene", le parole dell'allenatore di Indiana. 

Vittoria in rimonta - E dire che l'inizio sembrava promettere tutt'altro che bene per i Pacers. Sotto anche di 15, il primo quarto si è chiuso coi padroni di casa in vantaggio 28-17, e gli ospiti un punto soltanto sopra il minimo stagionale, all'apparenza incapace di trovare la via del canestro (7/22 al tiro nel primo parziale). Per la squadra di Paul George sembravano ripresentarsi i soliti fantasmi da trasferta: il net rating positivo delle gare giocate in casa (+3.1) diventava infatti un orrendo -13.9 in quelle lontane dall'Indiana. Ma a partire dal secondo quarto, la rimonta dei Pacers è diventata realtà: ancora sotto, ma solo di quattro punti, all'intervallo, un terzo periodo da 35-17 ha completamente ribaltato la gara, prima che nel quarto finale Indiana toccasse anche il +20. Partita finita? No, perché i Clippers, punti nell'orgoglio, hanno firmato un parziale di 22-9 che ha avuto il merito di riaprire la sfida ma che si è riveltata insufficiente a evitare la sesta sconfitta stagionale, la terza in casa. 

Clippers spreconi - Oltre al vantaggio costruito nel primo quarto, i padroni di casa hanno buttato al vento anche la bellezza di 20 palloni, che hanno portato ad altrettanti punti per Indiana. Il quintetto di L.A. - guidato dai 24 con 16 rimbalzi di Blake Griffin, dai 18 con 11 assist di Chris Paul e dai 15, tutti nel primo tempo, di J.J. Redick - ha sostanzialmente pareggiato il conto con quello di Indiana, ma il duello delle panchine ha visto imporsi quella dei Pacers (37-29), con il solo Jamal Crawford (14) in doppia cifra per i Clips. Per la squadra guidata da Chris Paul - l'ultimo a mollare tra i padroni di casa, 14 dei suoi 18 punti sono arrivati nel quarto periodo - si tratta del primo "cappotto" subito dai Pacers (l'altra sconfitta il 27 novembre) dalla stagione 2013-14. 

Gli Warriors nel futuro - Per entrambe le squadre, ora, il futuro si chiama Golden State: i Pacers sono a Oakland già stanotte in un insidioso back-to-back, mentre i Clippers li ospiteranno allo Staples mercoledì 7, ghiotta occasione per cancellare la sconfitta contro i Pacers con una vittoria di prestigio.