40 punti in due, che serata Gallinari e Belinelli
NBAContro i fanalini di coda Nba (rispettivamente Philadelphia e Dallas), Denver e Charlotte ottengono due vittorie esterne che vedono i giocatori italiani protagonisti: miglior prestazione stagionale con 24 punti per Gallinari, Belinelli a quota 16 in 30 minuti
Dopo tre ko di fila e cinque sconfitte nelle ultime sei, c'era disperato bisogno di una vittoria in casa Nuggets. Così importa poco che il successo di Gallinari e compagni sia arrivato contro la seconda peggior squadra Nba, 106-98 ai danni di Philadelphia, che soffre il settimo ko consecutivo. "A win is a win", una vittoria è una vittoria, si dice spesso oltreoceano, e questo vale ancora di più per Denver, alla seconda gara di un giro di sei trasferte. Nello scontro tra le due migliori matricole del mese di novembre, Jamal Murray a Ovest, Joel Embiid a Est, ha avuto la meglio il primo (22 punti in 24 minuti dalla panchina con un ottimo 8/12 al tiro, quarta escursione sopra quota 20 nelle ultime otto), mentre il centro camerunense ha chiuso sì a quota 16 punti ma tirando solo 5/15 dal campo. I Nuggets, ancora senza Gary Harris e Nikola Jokic, hanno approfittato delle 14 perse di Philadelphia nel secondo tempo: gli ospiti, sotto di due all'intervallo, hanno piazzato il 55-45 decisivo nella seconda metà della gara.
Il miglior Gallo di stagione - Miglior marcatore dell'incontro è stato il nostro Danilo Gallinari, che con 24 punti ha fatto registrare il suo massimo stagionale. Aspetto ancora più incoraggiante, lo ha fatto alla sua classica maniera, ovvero colpendo da dietro l'arco (3/7) e andando spesso in lunetta (11/12). "Ma è stato soprattutto il nostro sforzo difensivo lungo tutti i 48 minuti a darci questa vittoria", le parole del numero 8 dei Nuggets, che hanno tenuto i Sixers sotto il 41% al tiro. "Ho giocato in maniera aggressiva - l'opinione di Gallinari sulla propria prestazione - e sono contento del risultato individuale ma ancora di più di quello di squadra, perché avevamo davvero bisogno di una vittoria". Per iniziare a risalire nella corsa verso i playoff a Ovest, magari. Perché l'obiettivo di inizio stagione, non va dimenticato, era quello.
Charlotte batte ancora Dallas - Non è stato facile come si può pensare (109-101) il successo di Charlotte sul campo di Dallas, la peggior squadra Nba giunta all'undicesima sconfitta nelle ultime tredici gare. Gli Hornets (ancora senza Marvin Williams) hanno mandato sei giocatori in doppia cifra, guidati dai 19 di Kemba Walker, ma hanno sbagliato le prime 14 triple di serata (3/18 alla fine) finendo sotto anche di 11 punti nel terzo quarto. Un pronto parziale di 10-1 li ha rimessi in gara, prima dell'allungo decisivo nel finale, con stoppata di Cody Zeller e tripla di Jeremy Lamb a suggellare l'incontro. Charlotte ha approfittato dell'infortunio al ginocchio destro di Andrew Bogut nel primo quarto ("Non pensiamo sia un infortunio terribile", le tranquillizzanti parole post-gara di coach Carlisle, già senza Nowitzki e J.J. Barea) per dominare sotto canestro (55-35, +20 il conto a rimbalzo, con 54 punti messi a segno nel pitturato) ed è stata quasi perfetta dalla lunetta (24/26).
Ottimo Belinelli - Uno dei due errori ai liberi (l'altro di Kemba Walker) è arrivato dalle mani di Marco Belinelli, particolare su cui si è divertito a scherzare coach Steve Clifford a fine gara: "La differenza nella partita? Se Kemba e Marco non sbagliano, finiamo perfetti dalla lunetta, 28/28". Una battuta che l'azzurro di San Giovanni in Persiceto può prendere col sorriso sulle labbra, perché alla terza gara con 30 o più minuti di utilizzo ancora una volta dimostra di poter essere protagonista: per lui 33 minuti contro i Pelicans e 22 punti; altrettanti contro i Knicks e 19; 30 contro i Mavericks e 16 alla fine dalla panchina, con 5/9 dal campo e soprattutto le prime due triple a segno di squadra dopo quei primi 14 errori. "Abbiamo difeso bene e siamo andati tutti a rimbalzo: è stata una buona vittoria - sono state le parole di Belinelli - ancora più importante perché arrivata in trasferta". E di nuovo contro Dallas, già battuta il 1 dicembre in casa. Ora gli Hornets (12-9) sono terzi a Est insieme a Boston e con due partite interne all’orizzonte, prima di cinque trasferte in fila.