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Westbrook raggiunge Jordan, ma vince Houston

NBA
La battaglia tra Russell Westbrook e James Harden, ex compagni di squadra a OKC, in una serata da record per il numero 0 dei Thunder (Foto Getty)

Il playmaker dei Thunder mette a referto la settima tripla doppia consecutiva, ma a vincere la gara nel finale sono i Rockets: finisce 102-99 per Harden e compagni

Gli Oklahoma City Thunder perdono in volata la sfida contro gli Houston Rockets, ma come spesso accade in questo inizio di stagione a fare notizia è Russell Westbrook, diventato assieme a Michael Jordan l’unico giocatore in era moderna ad aver messo a referto sette triple doppie consecutive. James Harden si ferma un passo prima con i suoi 21 punti, 12 assist e "soltanto" 9 rimbalzi, ma il +1 che manca alla sua prestazione lo ottiene portando a casa la vittoria numero 16 per i texani, la quinta consecutiva per una squadra che si candida sempre più al ruolo di quarta incomoda a Ovest.

Russ nella storia – Minuto 7:46 sul cronometro del quarto periodo, Westbrook cattura l’ennesimo rimbalzo della sua serata. Il decimo. Mettere assieme punti e assist è sempre stata impresa meno complessa e il tabellone lo conferma: 16 punti, 10 assist e 10 rimbalzi. La settima meraviglia consecutiva è servita: alla fine saranno 27-10-10, numeri che se paragonato con quanto fatto nelle ultime uscite suonano quasi come normali. O meglio, abitudinari. La grandezza dell’impresa archiviata dal numero 0 sta proprio in questo: nell’aver banalizzato la possibilità di mettere a referto cifre che di scontato non hanno nulla e che per molti altri giocatori rappresenta la miglior prestazione della carriera. Raggiunto MJ, il prossimo da mettere nel mirino è Wilt Chamberlain, che nel marzo 1968 ne mise assieme nove consecutive - un altro primato che sembra alla portata del numero 0.

La partita - Per la prima volta dopo sei successi consecutivi, la tripla doppia di Westbrook non è coincisa con una vittoria di OKC. I Rockets fanno gara di testa per quasi tutto il match, allungando anche sul +13 a inizio terzo quarto. Con un parziale di 18-6 però, i Thunder si riportano sul -1 a meno di due minuti dal termine dell'incontro. La tripla di Harden del possibile +4 scheggia soltanto il primo ferro, ma Ryan Anderson è il più veloce a rimbalzo e con facilità riesce a segnare i due punti più importanti della serata. L'unico canestro da due dell'ex Pelicans infatti è decisivo nell'indirizzare il match, vista la successiva sequenza di errori al tiro dei Thunder, a cui non basta uno Steven Adams da 24 punti, suo massimo in carriera. In casa Rockets sono 17 per Eric Gordon in uscita dalla panchina, unico assieme a Anderson a trovare con un minimo di continuità il bersaglio dalla distanza in una gara chiusa da Houston con un misero 26% di squadra con i piedi oltre l'arco.