Delle 17 gare a pronostico chiuso individuate a inizio stagione da Cheri Mah, ricercatrice dello Human Performance Center di UC San Francisco, otto sono già state disputate. Andiamo a vedere come sono finite le partite e se il pronostico è stato rispettato...
23.11.2016 | PORTLAND TRAIL BLAZERS @ Cleveland Cavs (125-137) - Portland arriva sul parquet della Quicken Loans Arena alla quinta trasferta in fila di un giro iniziato a Ovest (Houston e New Orleans) e poi proseguito a est (Brookly, New York e, appunto, Cleveland). È la terza gara in quattro giorni, la quinta in nove, per gli uomini di coach Stotts. Non aiuta che sia contro i campioni in carica guidati da un LeBron James in tripla doppia e da una Kevin Love versione extra-lusso che nel primo quarto stabilisce un nuovo record Nba per la frazione di avvio di una partita, segnando 34 dei suoi 40 punti finali. I Blazers si aggrappano ai 40 di Damian Lillard ma, come ha pronosticato Cheri Mah, cadono a Cleveland.
29.11.2016 | CHARLOTTE HORNETS vs. Detroit Pistons (89-112) - Per Charlotte si tratta della quarta partita in cinque sere, che giunge al termine di un intenso avanti-e-indietro: primo impegno degli Hornets al Madison Square Garden di New York il 25 novembre, per poi affrontare gli stessi Knicks in casa la sera successiva, volare a Memphis il 28 e il giorno dopo ricevere in casa i Pistons. Non è un caso il crollo nel secondo tempo per la squadra di Marco Belinelli, che segna 20 punti nel terzo quarto e solo 15 nell’ultima frazione: il -3 dell’intervallo diventa -23 alla sirena finale.
03.12.2016 | LOS ANGELES LAKERS @ Memphis Grizzlies (100-103) - Anche per i Lakers quarto impegno in cinque giorni, tutti lontani da casa (New Orleans, Chicago, Toronto e quindi Memphis). I Grizzlies non hanno Mike Conley (infortunato), Zach Randolph (colpito da un lutto familiare) e Vince Carter (acciaccato), ma i gialloviola di L.A. (anche loro privi di D’Angelo Russell e Nick Young) non riescono ad approfittarne: pur sopra di 8 all’intervallo, crollano nel finale nonostante i 40 punti di Lou Williams.
06.12.2016 | CHICAGO BULLS @ Detroit Pistons (91-102) - Stessa formula, stesso risultato: la quarta partita in cinque giorni si conferma quasi impossibile da vincere. Non fanno eccezione i Chicago Bulls, arrivati sul parquet di Detroit il 6 dicembre dopo aver giocato (e vinto) in casa contro Cleveland il 2, a Dallas il 3 (perdendo), di nuovo in casa contro Portland il 5 (altra sconfitta) e quindi scendendo in campo al Palace di Auburn Hills. Chicago è sopra di un punto (72-71) al via dell’ultimo quarto, ma crolla negli ultimi dodici minuti, subendo un parziale di 31-19 per il 102-91 finale a favore dei Pistons.
10.12.2016 | MIAMI HEAT @ Chicago Bulls (100-105) - È la solita quarta gara in cinque serate, serie che per gli Heat comincia in casa contro New York e poi continua in trasferta, con un mini-viaggio tra Atlanta, Cleveland e appunto Chicago. Tutte sconfitte. Contro i Bulls il crollo arriva nel terzo quarto, quando la squadra allenata da coach Spoelstra subisce un parziale di 18-2 che la condanna. Dal 4 novembre, sono tredici le gare disputate in trasferta dagli Heat contro le solo 7 giocate sul parquet di casa della American Airlines Arena.
10.12.2016 | ORLANDO MAGIC vs. Denver Nuggets (113-121) - Certo, i Magic sono in casa, ma sono anche in back-to-back (hanno perso a Charlotte la sera precedente), alla quarta gara in cinque sere e all’ottavo impegno negli ultimi dodici giorni, striscia che conta la bellezza di sei trasferte (dal 29 novembre al 10 dicembre il record di Orlando è comunque un decente 4-4). Il tracollo arriva puntuale nel quarto quarto, perso 29-18, con Denver che tira il 62.5% dal campo e i Magic solo il 33.3%. Solo contro Minnesota il 9 novembre Ibaka e soci avevano subito più punti (123) dei 121 subiti dai Nuggets.
11.12.2016 | GOLDEN STATE WARRIORS @ Minnesota Timberwolves (116-108) – Per la prima volta dal via della stagione, il “Mah Score” viene smentito – e la previsione della sconfitta di Golden State sul parquet di Minnesota si rivela inesatta. L’eccezione che conferma la regola, verrebbe da dire, ma non si tratta solo di questo. L’errore, infatti, si può anche giustificare e spiegare in un altro modo: gli Warriors erano sì alla fatidica quarta gara in cinque sere, ma allo stesso tempo – dopo la sconfitta subita a Memphis nella gara appena precedente – erano impegnati nel mantenere viva una striscia di 110 partite di regular season senza due sconfitte consecutive. E come dato statistico, questo si è rivelato essere più “forte” anche della stanchezza.
8/9
14.12.2016 | OKLAHOMA CITY THUNDER @ Utah Jazz (89-109) - Si scaricano ancora prima di arrivare nello Utah le pile degli Oklahoma City Thunder. Quello a Salt Lake City, infatti, è il famigerato quarto impegno in cinque sere, ma i Thunder sono in condizioni pietose già la sera prima, a Portland, dove perdono di 19. Il volo notturno per lo Utah e una sfida contro una squadra riposatissima – alla prima gara in quattro giorni – non aiutano: OKC perde di 20 e conferma la pericolosità del Mah Score.
9/9
LE ALTRE PARTITE | Sette "pronostici" centrati su otto gare è senza dubbio un ottimo bilancio. Il prossimo appuntamento per testare il Mah Score è ora per il 30 dicembre, quando i Mavs vengono dati “senza speranza” sul parquet dei Golden State Warriors. Ecco il resto del calendario delle gare impossibili da vincere: MAVS @ Warriors (30.12); ROCKETS @ Grizzlies (21.1); NUGGETS @ Timberwolves (22.1); JAZZ @ Nuggets (24.1); NUGGETS @ Spurs (4.2); WIZARDS @ Blazers (11.3); BLAZERS @ Spurs (15.3); PISTONS @ Bucks (31.3); SPURS @ Clippers (8.4).