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NBA Preview: gli Spurs fanno visita ai Clippers

NBA

Stefano Salerno

Chris Paul sarà uno dei protagonisti della sfida di questa notte tra Clippers e Spurs, in diretta dalle 4.30 su Sky Sport 2 (Foto Getty)
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I San Antonio Spurs (15-1 il record in trasferta) affrontano questa notte allo Staples Center i Clippers orfani di Blake Griffin (in onda su Sky Sport 2 dalle 4.30), in quella che è la sfida tra le due avversarie più credibili a Ovest dei Golden State Warriors

La gara più affascinante della notte è quella dello Staples Center tra San Antonio Spurs e L.A. Clippers, due delle migliori squadre in questo avvio di stagione. Si trattadel secondo incrocio in calendario dopo quello dello scorso 6 novembre, arrivato forse troppo presto per essere realmente indicativo e che ha visto soccombere gli Spurs senza Tony Parker e Danny Green in una gara senza storia sin dal primo quarto. Una vittoria che ha dato il via alla partenza lanciata da 14-2 con cui i Clippers si erano momentaneamente presi la vetta della Western Conference. Un match da non perdere, in onda dalle 4.30 e poi in replica su Sky Sport 2 che mette a confronto due delle squadre più interessanti della lega.

Senza Griffin –  A pesare sarà soprattutto l'assenza di Blake Griffin, sottoposto nei giorni scorsi a un intervento al ginocchio destro per ridurre il fastidio che lo aveva condizionato nelle ultime settimane e che lo terrà lontano dal parquet per almeno un altro mese. Nella prima sfida stagionale il numero 32 era stato il migliore dei suoi con 28 punti e un mortifero 13/19 al tiro, ennesima dimostrazione di quanto San Antonio soffra la dinamicità e la versatilità della prima scelta del Draft 2009. Al suo posto in quintetto partirà Paul Pierce, pronto a dire addio al basket giocato al termine di una stagione finora molto complessa. L’ex capitano dei Celtics si ritrova catapultato in campo dopo aver giocato soltanto otto gare nelle quali ha segnato nove canestri in totale. Troppo poco per rappresentare una minaccia offensiva comparabile all'ottimo Griffin visto in queste settimane; un apporto che indebolisce il quinto attacco più produttivo della lega (110.8 di Offensive Rating), riducendone di molto la fisicità sul parquet e che costringerà i padroni di casa ad abbassare il quintetto allargando il campo il più possibile per dare libero sfogo ai giochi a due tra Chris Paul e DeAndre Jordan. Nel primo match senza il 32 contro i Nuggets le cose hanno funzionato, con CP3 e compagni che hanno dominato la gara mandando a bersaglio ben sedici canestri dall'arco.

Qui San Antonio – Dall'altre parte invece gli Spurs si stanno confermando come prima candidata al ruolo di outsider credibile a Ovest al dominio dei Golden State Warriors, battuti a domicilio nel match inaugurale della stagione in quella che è stata la prima di 13 vittorie esterne consecutive, la seconda miglior partenza esterna nella storia della lega dietro a quella che Steph Curry e compagni inanellarono nella passata regular season. Al momento il record dei texani lontano dall’AT&T Center recita 15-1, lo stesso messo a referto dai Los Angeles Lakers del 1971-72 (nessuno ha mai fatto di meglio), condito dal pesante successo in volata contro i Rockets arrivato due giorni fa. La vittoria a Houston è stata la numero 800 per Tony Parker in carriera, il primo a raggiungere il prestigioso traguardo con tale celerità. In casa Spurs il riferimento è però ormai Kawhi Leonard, sempre più prima opzione offensiva nel roster di coach Popovich: il prodotto di San Diego State è già andato sette volte oltre quota 30 in queste prime 28 partite; un dato impressionante per un giocatore che nelle precedenti 324 c’era riuscito soltanto quattro volte. Uno dei realizzatori d'élite della lega contro cui Luc Mbah A Moute dovrà di certo fare gli straordinari.

Le panchine – Il segreto di Pulcinella di San Antonio è da sempre la panchina, capace anche in questa regular season di segnare più di quella avversaria 19 volte sulle 28 totali. L’assenza di Manu Ginobili però, tenuto a riposo nelle prossime due gare, peserà su quella che resta una macchina da canestri con pochi eguali. Il plus/minus aggregato di Patty Mills e compagni fa segnare un rotondo +100, un bonus di cui gli Spurs possono disporre nel momento in cui la squadra avversaria è costretta a far rifiatare i titolari. La seconda miglior panchina dell’NBA col suo +10.5 di Net Rating (la prima è quella impressionante di Toronto) dovrà vedersela contro quella dei Clippers, che in quanto a rendimento è ben altra cosa: -2.3 di Net Rating (17°), da sempre tallone d’Achille di un quintetto che ormai da un lustro ha poco da invidiare a quelli che a metà giugno hanno sollevato il Larry O’Brien Trophy in questi anni. Il giocatore più in forma da far entrare a gara in corso a disposizione dei Clippers è Austin Rivers, il figlio del coach, che sta facendo registrare il massimo per punti segnati (9.1) e percentuale da tre (40.1%) da quando è sbarcato in NBA. Lui e l'eterno Jamal Crawford sono chiamati in parte a compensare i punti che mancheranno a causa dell'essenza di Griffin: per scoprire se il loro apporto basterà, bisogna soltanto mettersi comodi e godersi la gara di questa notte.