NBA, Chinanu Onuaku e i tiri liberi "da sotto"
NBAIl rookie scelto alla numero 37 dagli Houston Rockets ha riproposto una tecnica di tiro dalla lunetta che in NBA non si vedeva da oltre 40 anni, grazie alla quale è riuscito a migliorare sensibilmente le sue percentuali. Che sia soltanto il primo di una lunga serie?
Otto minuti e ventuno secondi al termine di Houston Rockets-Phoenix Suns. I padroni di casa veleggiano senza troppi problemi ben oltre la doppia cifra di vantaggio in quella che di lì a poco sarebbe diventata la 23^ vittoria stagionale per i texani. Mike D'Antoni vuole far rifiatare i suoi titolari e fa esordire Chinanu Onuaku; il prodotto di Louisville famoso non tanto per il suo talento (ancora tutto da scoprire, soprattutto a livello NBA), ma per il singolare modo in cui tira i liberi. Cinque minuti dopo, Alan Williams commette fallo su di lui e lo manda in lunetta per la prima volta nella sua carriera NBA. Underhanded viene definita dall'altra parte dell'oceano la tecnica utilizzata dal lungo dei Rockets; più semplicemente una conclusione "da sotto", come spesso fanno i bambini alle prime armi. Un modo per migliorare in maniera considerevole quello che è il suo tallone d'Achille, la percentuale realizzativa dalla lunetta. Il rookie scelto alla numero 37 all'ultimo draft infatti ha sperimentato con successo la nuova tecnica nel suo anno da sophomore al college, passando dal 46.7% al 58.9%. Un aumento sensibile, un balzo in avanti che potrebbe cambiare la carriera NBA di molti giocatori attualmente nella lega.
Quarant'anni dopo - Onuaku non è il primo a sdoganare questo modo in parte antiestetico ma certamente efficace di tirare dalla lunetta. Il più famoso (e proficuo) fu di certo Rick Barry, Hall of Famer e vincitore del titolo NBA con i Golden State Warriors nel 1975. Il numero 24 giocò più di mille partite in NBA e chiuse la sua carriera col 89.3% dalla lunetta su ben 6397 tentativi. Un vero e proprio marchio di fabbrica, per quello che è stato uno dei migliori tiratori di liberi della storia NBA. Un metodo accantonato negli anni, spesso venuto fuori durante le discussioni riguardo le rivedibili tecniche di tiro di alcuni lunghi NBA e che Onuaku ha riportato nuovamente sotto i riflettori. Abbandonato da molti, ma non da tutti però. Il vecchio Rick infatti può consolarsi con suo figlio Canyon, promessa dei Florida Gators che viaggia in stagione con oltre l'87% dalla lunetta. Almeno lui ha deciso di seguire l'esempio paterno.