Danilo Gallinari segna 23 punti e realizza i quattro tiri liberi finali per mettere in ghiaccio la vittoria sui Clippers (106-102). Bene Jokic (24) e Barton (23), ai Clippers privi di Paul, Griffin e Redick non bastano i 24 di Jamal Crawford
I Denver Nuggets devono vincerla due volte per avere ragione degli L.A. Clippers. Nonostante le pesanti assenze di Chris Paul, Blake Griffin e J.J. Redick, la squadra di Doc Rivers non si da per vinta e recupera uno svantaggio di 17 punti a inizio secondo tempo trasformandolo in un vantaggio di 7 lunghezze nell’ultimo quarto. Proprio quando sembrava che Jamal Crawford (miglior marcatore con 24 punti) e Austin Rivers (19) potessero strappare una vittoria, i Nuggets hanno risposto con un parziale di 9-0 suggellato poi da quattro tiri liberi “clutch” di Danilo Gallinari. Il Gallo ha chiuso con 23 punti e 11 rimbalzi (seconda doppia doppia in fila dopo quella con Atlanta, 9^ partita consecutiva in doppia cifra) e 3 recuperi tirando 5/12 dal campo e 11/12 dalla lunetta. Una vittoria importante, che permette ai Nuggets di superare i Blazers e di rimanere a sola una partita di distanza dai Sacramento Kings ottavi nella Western Conference.
Clippers rimaneggiati – Alla quarta partita in cinque giorni e senza i tre principali realizzatori di squadra, Doc Rivers ha dovuto inserire in quintetto i giocatori che normalmente guidano la panchina, vale a dire Austin Rivers e Jamal Crawford in guardia e Wesley Johnson da 4 (al posto di Paul Pierce, che non è sceso in campo) insieme ai titolari Mbah a Moute e DeAndre Jordan, ricavando buoni contributi dalla panchina da Raymond Felton e Brandon Bass, entrambi in doppia cifra. Il vero problema è stato contenere l’attacco dei Nuggets (106 punti concessi) e soprattutto tenere a rimbalzo, dove Denver ha confermato di essere la migliore della lega catturandone 51 (di cui 11 in attacco) a fronte dei 38 dei padroni di casa. Extra possessi che si sono poi rivelati cruciali nel finale tirato, deciso dai canestri di Will Barton (23 punti in uscita dalla panchina) e soprattutto di Nikola Jokic.
Jokic MVP – Il giovane centro serbo ha chiuso una partita eccellente con 24 punti (11/16 al tiro), 10 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi, a cui ha aggiunto il miglior plus-minus di squadra (+17) a confermare la sua fondamentale presenza in campo per decidere la sfida in favore dei Nuggets, complici i 10 punti segnati senza errori al tiro nel solo ultimo quarto. Nelle 10 partite disputate in questo dicembre il medagliato olimpico sta tenendo medie da 16.3 punti, 9.2 rimbalzi e 4.4 assist sfiorando il 70% dal campo in 25 minuti di utilizzo, a cui aggiunge il 45.5% da tre (pur con solo un tentativo a partita). Cifre sostanzialmente raddoppiate rispetto a quanto fatto vedere a novembre, dove il dualismo con Jusuf Nurkic (partito per un mese in quintetto al suo posto) lo aveva messo un po’ in ombra, mentre ora pare che coach Michael Malone lo abbia definitivamente promosso come centro titolare.
Gallo dimenticato – Continua a sembrare un po’ fuori luogo la presenza di Danilo Gallinari in questo roster: nonostante 19 punti segnati nei primi tre quarti, ancora una volta il Gallo è rimasto seduto all’inizio dell’ultimo quarto mentre i Clippers rimontavano e nei sette minuti giocati non ha toccato un pallone, segnando esclusivamente i quattro tiri liberi per mettere in ghiaccio la partita. Sempre meglio di quanto successo nella scorsa partita con Atlanta, in cui il Gallo ha osservato dalla panchina gli ultimi sei minuti di gara nonostante fosse il miglior realizzatore di squadra con 21 punti. “Quest’anno i nostri giovani sono cresciuti ed è rientrato Wilson Chandler: lui e Danilo sono le nostre prime punte offensive, ma abbiamo più profondità e non c’è un go-to guy designato” ha dichiarato coach Malone prima della partita con i Clippers.