Danilo Gallinari segna 25 punti e Nikola Jokic ne firma 29 con 14 rimbalzi e 8 assist per la quinta vittoria in fila di Denver tra le mura amiche. Inutili i 24 di Devin Booker e i 28 di Eric Bledsoe per i Suns. Il centro serbo esce per infortunio a 1:40 dalla fine.
Era dal 15 dicembre scorso che Danilo Gallinari non segnava 25 punti, tutti estremamente necessari per battere i Phoenix Suns e regalare ai Denver Nuggets la quinta vittoria consecutiva tra le mura amiche del Pepsi Center, la sesta nelle ultime otto gare disputate. Sono infatti i suoi 9 punti nell’ultimo periodo, in cui i Suns non sapevano come accoppiarsi difensivamente con lui, a decidere una sfida sempre tirata, con nessuna delle due squadre capace di prendersi un vantaggio in doppia cifra. Il migliore della serata è, ancora una volta, il serbo Nikola Jokic, che chiude l’ennesima partita di altissimo livello con 29 punti (di cui 11 nell’ultimo quarto), 14 rimbalzi e 8 assist con 12/21 dal campo, pur terrorizzando tutti dopo che a 1:40 dalla fine è dovuto uscire per un doloroso colpo all’anca sinistra, anche se le prime radiografie non hanno evidenziato problemi (la risonanza magnetica è prevista per la giornata di oggi). “Ci sono emozioni contrastanti nello spogliatoio”, il commento di coach Michael Malone. “Nikola è veramente adorato dai suoi compagni: non ha ego, è giovane, gli piace divertirsi, è anche un po’ goffo e i ragazzi lo adorano per questo. Pur con tutto il successo che sta avendo rimane sempre lo stesso ragazzo, ed è per questo che tutti gli vogliono bene e lo rispettano”.
Casa dolce casa — È la prima volta in stagione che i Nuggets hanno un record positivo in casa (12-11), un ritorno alla normalità per una franchigia che ha sempre fatto le sue fortune grazie all’altitudine di Denver (un miglio sopra il livello del mare). Per riuscirci però hanno dovuto sudare molto, perché i Suns sono stati sopra per gran parte del secondo e del terzo quarto grazie ai soliti Devin Booker da 24 punti e Eric Bledsoe da 28, di cui 14 in un ultimo quarto molto combattuto, a cui si sono aggiunti i 21 di TJ Warren e i 17 di Brandon Knight dalla panchina. Per i Nuggets invece sono stati cinque i giocatori in doppia cifra, con Will Barton (16 punti), Kenneth Faried (15) e Jameer Nelson (13 al posto dell’infortunato Emmanuel Mudiay) a supportare Jokic e Gallinari, oltre a un enorme vantaggio a rimbalzo (46 a 28, +18) e ai tiri liberi (30/35 Denver, 14/17 Phoenix).
La partita di Gallinari — Per il Gallo una prova solida con 7/16 al tiro e 9/12 ai liberi, attaccando il ferro a più riprese (anche delle pregevoli schiacciate nella sua partita) e finendo con 7 rimbalzi e il secondo miglior plus-minus di squadra (+16). Un risultato importante per Denver, che continua a difendere l’ottavo posto dagli assalti di Portland e Sacramento, entrambe vincitrici nelle ultime due sfide come fatto da Denver, che manderà tre giocatori (Mudiay, Murray e Jokic) al Rising Stars Challenge del prossimo All-Star Game. Sempre che le notizie che arrivano dall’infermeria riguardanti il centro serbo siano ottimistiche come appaiono al momento.