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NBA, stagione finita per Zach LaVine (legamento)

NBA
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Brutta tegola sui Minnesota Timberwolves: salta il crociato anteriore del ginocchio sinistro di Zach LaVine, che non rientrerà prima del prossimo anno. Ecco cosa cambia per la squadra di coach Thibodeau 

Già fin qui la stagione dei Minnesota Timberwolves non era certo stata facile (19-32 il deludente record), ma ora rischia di complicarsi ulteriormente dopo che gli esami clinici hanno diagnosticato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro di Zach LaVine, mettendo così fine in largo anticipo alla stagione del due volte vincitore della gara delle schiacciate NBA. Un infortunio beffardo, arrivato a 7’20” dal termine del terzo quarto della sfida di venerdì contro i Detroit Pistons, in seguito alla ricaduta dopo una penetrazione al ferro conclusa da LaVine con due acrobatici punti e il fallo subito da Andre Drummond. Il ginocchio sinistro del n°8 dei T’Wolves — piegatosi in maniera innaturale all’impatto col parquet — era sembrato da subito dargli fastidio ma non gli aveva impedito il ritorno in campo dopo un time-out precauzionale, prima per tirare il libero addizionale e poi per fare addirittura un’ultima apparizione di soli 37 secondi nel quarto quarto. LaVine non poteva saperlo, ma stava già giocando su un legamento rotto, come poi rivelato dalla risonanza magnetica effettuata il giorno dopo la gara. 

Luci e ombre — Si tratta davvero di un brutto colpo tanto per LaVine che per Minnesota, visto che il 21enne prodotto di UCLA dopo un inizio complicato stava disputando un’annata in crescita, testimoniata dai massimi personali in carriera per punti (18.9 a sera), rimbalzi (3.4) e recuperi (0.9), ma anche dall’ottimo 38.7% sfoggiato da tre punti. Dotato di doti atletiche quasi irreali, LaVine aveva trascorso l’ultima estate a lavorare proprio sul suo tiro da fuori e i progressi messi in mostra dall’arco hanno portato coach Tom Thibodeau — non certo uno facile nel lasciarsi andare in complimenti e lodi verso i propri giocatori — a definirlo “una delle migliori guardie tiratrici della lega”. “Tutto il suo gioco è sbocciato, dal tiro da tre alla capacità di andare al ferro, fino alla precisione dalla lunetta [83.6%]”, le confortanti parole dell’allenatore di Minnesota verso il suo giocatore dopo l’infortunio. Meno contento, a dire il vero, Thibodeau povrebbe essere del rendimento difensivo di LaVine. Il suo -3 di real plus/minus difensivo lo inserisce infatti al 437° posto tra tutti i 441 giocatori della lega (anche se l’ultimo della lista è un certo Isaiah Thomas, All-Star a Boston), mentre tra quelli con un minutaggio elevato in casa Timberwolves, il n°8 è titolare anche del peggior net rating (-3.5). Curioso poi come, nelle tre gare da lui già saltate in stagione, Minnesota abbia incassato tre convincenti vittorie (due contro niente meno che Rockets e Thunder), anche se l’assenza di LaVine nel lungo periodo sarà senz’altro più difficile da sostenere. Brandon Rush sembra l’indiziato numero uno per rimpiazzarlo in quintetto (con più minuti a disposizione anche per Shabazz Muhammad) ma nel lungo periodo la franchigia del Minnesota potrebbe anche pensare di spostare stabilmente nello slot da "2" Andrew Wiggins, cercare sul mercato un “3” di grande impatto difensivo e utilizzare LaVine in uscita dalla panchina, sfruttando le sue doti di realizzatore istantaneo. 

Le reazioni nella lega — Nel frattempo, però, da compagni e avversari indistintamente sono arrivati tantissimi messaggi di incoraggiamento e attesati di stima. C’è stato chi, come il suo compagno ai T’Wolves Karl-Anthony Towns, ha confessato di non aver saputo trattenere le lacrime alla notizia (“Non è solo un mio compagno, ma un fratello e uno dei miei migliori amici: mi fa malissimo vederlo infortunato, ma gli auguro davvero di tornare in fretta”) e chi invece — da Jamal Crawford a Devin Booker — ha affidato a Twitter le proprie preghiere per una pronta guarigione. Bello anche il gesto di LeBron James, che ha voluto dedicare proprio a LaVine un tweet di grande umanità: “Non ti conosco personalmente ma ho sempre ammirato il tuo talento. Ti auguro di guarire in fretta e completamente. Una piccola battuta d’arresto può tramutarsi in un grande passo in avanti”. Stessa identica attitudine che si ritrova anche nelle ultime parole di coach Thibodeau: “Supererà questa prova perché è un ragazzo estremamente forte mentalmente. Tanto è vero che sta già parlando di come poter tornare più forte di prima al suo rientro in campo”. Quello che ci auguriamo tutti per rivedere presto tutto lo spettacolo della sua pallacanestro esplosiva.