Dove metterebbe radici la NBA se dovesse scegliere di aggiungere una o più squadre alla sua lega? Ecco la Top-10 delle città che si dice essere più pronte ad accogliere una nuova franchigia NBA. E Seattle è in cima alla lista...
Un’espansione NBA? Ora che le squadre che negli anni sono sembrate più vicine a lasciare il loro mercato (i Kings a Sacramento, i Bucks a Milwaukee, i Pelicans a New Orleans) sembrano aver risolto i loro problemi, l’unica via per vedere nuove città far parte del panorama NBA è un’espansione della lega, si dice da 30 a 32 squadre. Ecco la Top-10 delle città che sono in pole-position per attrarre una franchigia NBA — a partire da quella Seattle che rimpiange ancora ogni singolo giorno i propri Sonics…
1. SEATTLE [Washington] Lo aspettano tutti, il ritorno dei Supersonics in città e nei circoli NBA. Il nome — quando la squadra è volata in Oklahoma, diventando Thunder — è rimasto legato alla città, che deve solo risolvere il problema di un nuovo impianto (e di chi lo paga), anche se l’area di costruzione sembra già individuata (a downtown, vicino agli stadi di baseball e football). I tanti tifosi (e anche i molti giocatori che arrivano dalla Città dello Smeraldo) sono sicuri: Seattle prima o poi tornerà. Al grido di “2-0-6 baby, 2-0-6”!
2. CITTA' DEL MESSICO [Messico] Un’arena qui c’è già, costruita nel 2012 e teatro di alcune sfide di regular season oltre confine. La città ha la bellezza di 21 milioni di abitanti (la 19^ città più popolata al mondo) e l’intero Paese non ha nessuna affiliazione con lo sport professionistico americano. Un mercato vergine ed enorme: perché non sfruttarlo?
3. LOUISVILLE [Kentucky] La città più grande dello stato (il Kentucky) in uno stato che impazzisce per la pallacanestro (basti pensare alla rivalità collegiale tra Wildcats e Cardinals). Non ci sono franchigie nei quattro principali sport professionistici americani, per cui il mercato è assolutamente da conquistare (peccato solo che per dimensioni non sia così interessante).
4. HAMPTON ROADS [Virginia] Trattasi di un’area geografica — da dove è uscito un certo Allen Iverson, “Virgilia Slim”… — che vede Virginia Beach e Norfolk come le due cittadine principali. Lo sport qui manca totalmente, tanto a livello professionistico che collegiale, eppure la Virginia è il 12° stato USA per popolazione. Non c’è un’arena pronta ad accogliere la NBA, andrebbe costruita.
5. VANCOUVER [Canada] L’esperimento Grizzlies degli anni ’90 è durato solo sei stagioni, dal 1995 al 2001, prima del trasferimento a Memphis. Eppure la città è grande (più o meno quanto Seattle), può già contare su un palazzetto (anche se non proprio recentissimo) e il mercato canadese potrebbe giovare di una rivalità est-ovest con i Raptors di base a Toronto.
6. ANAHEIM [California] Il palazzetto dove giocano i Ducks della National Hockey League sarebbe perfetto anche per la NBA, che con una squadra nel sud della California andrebbe a intercettare tutta la fan base attorno a San Diego e l’Orange County. Sarebbe la quinta franchigia californiana dopo Kings, Warriors, Clippers e Lakers: troppo?
7. KANSAS CITY [Missouri] La città e il mercato sono di buone dimensioni (mezzo milione di abitanti), già ospitano una squadra di football NFL, una di baseball MLB e ai tempi di Nate Archibald [foto] avevano avuto i Kings nella NBA. Allora perché non tornarci, visto anche che un’arena è già a disposizione? Non sembra esserci niente a ostacolare un possibile sbarco del basket professionistico in Missouri.
8. SAN JOSE [California] L’aeroporto cittadino è considerato il gateway d’accesso del mondo intero alla Silicon Valley — e San Jose è la decima città per dimensioni di tutti gli Stati Uniti. Bastano questi due dati per intuire che la ricchezza del mercato fa molto gola alla NBA, che vede il successo in città degli Sharks dell’hockey NHL.
9. AUSTIN [Texas] Vicinanza con San Antonio a parte, tutto sembra favorire lo sbarco di una squadra NBA nella capitale amministrativa del Texas. Austin è giovane, vibrante, ricca (votata la città più in crescita di tutti gli Stati Uniti) e non ha nessuna squadra professionistica nei quattro principali sport, pur essendo 11^ per dimensione in tutto il Paese.
10. LAS VEGAS [Nevada] Già vicina ai circoli NBA — la tradizionale summer league estiva, i camp organizzati da USA Basketball con Team USA — è una città di buone dimensioni che vede circolare parecchio denaro. Spaventano forse ancora troppo il mercato delle scommesse e quel soprannome di “Sin City”, la città del peccato?