Ai Thunder non bastano i 29 punti di un nervoso Russell Westbrook, sconfitto dai Mavs con 22 di Seth Curry. Prima vittoria per la coppia Anthony Davis-DeMarcus Cousins contro i Lakers sempre più in picchiata
Dallas Mavericks-Oklahoma City Thunder 104-89 — La rabbia con cui gioca Russell Westbrook il più delle volte si trasforma in una tripla doppia, ma di tanto in tanto può trasformarsi in frustrazione, come successo stanotte nella sconfitta contro i Mavericks. Nonostante i suoi 29 punti (prima volta sotto i 40 dopo quattro partite in fila), 6 rimbalzi e 5 assist, il parziale di 21-4 con cui i Mavericks hanno deciso la partita nel terzo quarto ha provocato una reazione scomposta da parte della stella dei Thunder, che prima si è preso un fallo tecnico per aver passato con troppa veemenza il pallone all’arbitro dopo un fischio avverso e poi ha ricevuto un fallo flagrant per aver forzato violentemente un blocco di Harrison Barnes. Un nervosismo comprensibile, visto che i Thunder hanno perso la settima partita in fila in trasferta (dove non vincono dal 25 gennaio), complice un tremendo 9% da tre punti (2/22, con 8/32 nei tiri non contestati) e solamente i due “Stache Brothers” Adams (19 punti) e Kanter (16) a toccare la doppia cifra — complice anche l’assenza di Victor Oladipo che comincia a farsi sentire dopo sei gare saltate. I giusti meriti vanno dati anche ai Dallas Mavericks, che nelle ultime 15 partite hanno l’ottavo miglior record della lega e si mantengono a due gare di distanza dall’ottavo posto. Il miglior marcatore è ancora una volta Seth Curry con 22 punti e 10/16 dal campo, seguito dalla doppia doppia di Dirk Nowitzki (18 punti e 12 rimbalzi, a 20 punti da quota 30.000 in carriera) e i 17 di Harrison Barnes, mentre Nerlens Noel ha toccato di nuovo la doppia cifra per la seconda gara consecutiva a quota 13 in 16 minuti.
Los Angeles Lakers-New Orleans Pelicans 97-105 — Finalmente DeMarcus Cousins e Anthony Davis possono festeggiare la prima vittoria da compagni di squadra, anche se non è stato facile come ci si aspetterebbe contro la seconda peggior squadra della lega. I Los Angeles Lakers hanno infatti rimontato 14 punti negli ultimi cinque minuti pareggiando la sfida sul 97-97, ma due canestri di Davis e Jrue Holiday (20 punti e 12 assist per lui) hanno permesso ai Pelicans di realizzare un contro-parziale di 8-0 per chiudere definitivamente la gara, nonostante l’uscita per falli di Cousins a meno di due minuti dalla fine. Se non l’altro l’ex Kings può consolarsi per aver raggiunto il traguardo dei 10.000 punti in NBA, segnandone 26 con 15 rimbalzi a cui si aggiungono i 31+9 di “AD”, protagonista del parziale di 28-14 nel terzo quarto che ha permesso ai Pelicans di prendere il controllo della partita. Ai Lakers non sono bastati i 19 di Nick Young e i 16 di D’Angelo Russell e Brandon Ingram per evitare la settima sconfitta in fila dopo la pausa per l’All-Star Game — e dire che non è nemmeno la notizia peggiore degli ultimi tempi in casa gialloviola…