James Harden regala a Mike D'Antoni la sua vittoria n°500 in panchina. Con la vittoria su Toronto, Atlanta si avvicina al terzo posto dei canadesi a Est, mentre Milwaukee avanza la sua candidatura per l'ottavo. Continua a volare Washington
Chicago Bulls-Houston Rockets 94-115 – I Rockets evitano la terza sconfitta in fila regalando invece a coach Mike D’Antoni la vittoria n°500 in panchina della sua carriera. Lo fanno in rimonta, dopo essere andati a -13 nel primo quarto (23-33), grazie a un parziale che tra secondo e terzo periodo fa segnare uno schiacciante 69-30, compresi 17 punti in fila a cavallo dell’intervallo lungo. Per Houston c’è la solita prestazione a 360 gradi di James Harden (19 punti, 13 assist, 7 rimbalzi e le parole di D’Antoni a sponsorizzarlo per il premio di MVP: “Senza di lui non saremmo qui”), aiutato dai 21 di Ryan Anderson con 6/12 da tre (ben 47 triple tentate di squadra) e 18 di Lou Williams dalla panchina. Wade, al rientro dopo due gare fuori, è il migliore dei suoi con 21 punti in 25 minuti, mentre Jimmy Butler (16) è l’unico altro giocatore del quintetto Bulls a finire in doppia cifra.
Atlanta Hawks-Toronto Raptors 105-99 – Con tre giocatori del quintetto sopra i 20 punti (solo 15 invece i punti dalla panchina, addirittura zero nel primo tempo) e un Dwight Howard da doppia doppia (16 e 10 rimbalzi) Atlanta regola Toronto e si avvicina ai Raptors nella corsa al terzo posto a Est. A decidere una partita ancora in equilibrio (86-86) a 5:43 dal termine è Dennis Schroder, che segna 8 dei suoi 26 punti con nel parziale decisivo di 10-2 che porta gli Hawks sul 96-88. Per la squadra della Georgia ci sono anche 21 punti di Paul Millsap e 20 di Tim Hardaway Jr., mentre il migliore dei canadesi – che mandano tutto il quintetto in doppia cifra – è un DeMar DeRozan da 28 punti che diventa il primo giocatore nella storia dei Raptors a segnare 11.000 punti.
Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 99-85 – La quinta vittoria in fila segnala il miglior periodo di forma stagionale dei Bucks, che con la vittoria sui Pacers guadagnano l’ottavo posto a Est guidati dai 21 punti a testa di Kris Middleton e del solito Giannis Antetokounmpo, che manda a referto anche 8 rimbalzi, 5 assist e 5 recuperi. Positiva anche la panchina di coach Kidd, che guidata da Greg Monroe (18 punti con 6/7 al tiro), vince 36-27 il duello con quella di Indiana, in una serata di gran spolvero al tiro che vede tutti i Bucks chiudere con il 51.6% dal campo e il 41.2% da tre punti. Per i Pacers non bastano i 18 punti, 11 rimbalzi e 6 assist di Paul George, limitato da un mix di zona e continui raddoppi a 5/14 al tiro, e i 17 di Jeff Teague.
Dallas Mavericks-Brooklyn Nets 105-96 - I Dallas Mavericks battono anche i Brooklyn Nets e conquistano il sesto successo nelle ultime sette gare, rilanciando le proprie ambizioni playoff, con l’ottavo posto distante ormai soltanto una partita e mezza. Brook Lopez non c’è a causa di un problema alla caviglia, ma Nowitzki e compagni – reduci ancora dalla sbornia per i 30.000 punti realizzati raggiunti dal tedesco n°41 – ci mettono un po’ a carburare contro un avversario che non aspettava altro che essere battuto. Il parziale arriva nel quarto periodo, con Brooklyn che ci mette del suo, segnando un solo punto in oltre cinque minuti di gioco nel momento decisivo dell’incontro. A quel punto un paio di triple di un Nowitzki da 13 punti e i canestri di Harrison Barnes (21) chiudono la pratica. Diciotto i punti di Seth Curry, sempre più convinto e convincente nel ruolo da titolare che si è ritagliato in Texas e 17 quelli realizzati da Yogi Ferrell, la storia forse più lieta in casa Dallas, a cui coach Carlisle vuole aggiungere una ciliegina dal nome playoff.
Sacramento Kings- Washington Wizards 122-130 - I sempre più convincenti Washington Wizards di questi mesi (24-6 dal 6 gennaio, miglior bilancio di lega) vincono in rimonta dopo un tempo supplementare contro Sacramento dopo essere stati sotto per lunghi tratti di gara anche in doppia cifra, trascinati dai 21 punti messi a segno tra quarto periodo e overtime da Bradley Beal. Alla sirena finale per il numero 3 sono 38 punti con 13/24 al tiro, 5 triple, 10 rimbalzi e 4 assist. Fondamentali come i 25 e 12 assist di John Wall , a cui si affiancano i 18 punti di Otto Porter e i 17 in uscita dalla panchina di Bojan Bogdanovic. I Kings perdono così in maniera rocambolesca per la seconda volta in pochi giorni, allungando a sette la striscia di sconfitte da quando DeMarcus Cousins ha preso la strada di New Orleans. Se l’obiettivo era quello di andare alla ricerca di un buon piazzamento in vista della lottery, le cose stanno andando a gonfie vele.