Il ritorno di Danilo Gallinari, autore di 20 punti con 3/5 da tre, insieme a quello di Nikola Jokic regala a Denver una bella vittoria contro Boston. Ottimo anche il contributo dalla panchina di Marco Belinelli, 18 punti con 6/10 al tiro, nella comoda vittoria di Charlotte su Orlando
Denver Nuggets-Boston Celtics 119-99 – Il ritorno in quintetto di Danilo Gallinari e Nikola Jokic (21 punti, 10 rimbalzi e 7 assist in soli 27 minuti) è tutto quello che serve a Denver per tornare a vincere dopo il ko contro Washington e allungare a una gara intera il vantaggio su Portland per l’ottavo posto a Ovest. Un Ovest inospitale per i Celtics, che finiscono 2-3 la loro serie di cinque trasferte e che contro i Nuggets non vedono mai la testa della partita. Sotto di 20 già nel primo tempo (58-38) a nulla servono i 19 punti di Isaiah Thomas, i 16 di Avery Bradley e i 15 di Al Horford, perché i Celtics non riescono ad arginare l’attacco di Denver, che chiude col 52.9% dal campo (58-28 per i padroni di casa il conto dei punti in area) e il 38.7% da tre, con Wilson Chandler miglior marcatore a quota 23, e mettono in campo un’ottima difesa per tutta la partita (“la prestazione difensiva di Gary Harris contro Isaiah Thomas ci ha ispirato”, le parole di coach Malone), dominando anche a rimbalzo (49-33).
Il ritorno del Gallo – Dopo aver accusato un senso di vertigini e aver saltato la sfida (persa) contro gli Wizards, Danilo Gallinari torna in quintetto e si fa subito sentire: buonissima la sua mano da fuori (3/5 da tre punti) e letale nel gioco in post basso contro un avversario più basso ma tenace come Jae Crowder. Il n°8 dei Nuggets chiude con 20 punti (e solo 12 tiri tentati), 5 rimbalzi e 2 recuperi continuando una striscia positiva di gare che lo vede viaggiare oltre i 21 punti di media e i 46.2% dall’arco nelle ultime 7 gare da lui disputate, di cui 5 vinte.
Charlotte Hornets-Orlando Magic 121-81 – Sotto gli occhi di Michael Jordan gli Hornets partono 8-0 e non si voltano più indietro, chiudendo una gara per la prima vittoria in tutto il campionato senza mai essere indietro nel punteggio. “Loro erano caldissimi e noi freddi come il ghiaccio”, il riassunto, stringato ma efficace, dell’allenatore di Orlando Frank Vogel che fa controvoglia da testimone alla quarta vittoria con 40 o più punti di margine della storia degli Hornets (l'ultima nel 2002). Appena sopra il 40% dal campo (contro il 59.5%, massimo stagionale per gli Hornets), Orlando fa malissimo anche dall’arco, chiudendo con un pessimo 5/27; Aaron Gordon è il migliore con 20 punti. Tutt’altra musica per Charlotte, che ha in Kemba Walker il miglior marcatore (23 con 9/13 dal campo), un Marvin Williams al massimo in carriera per rimbalzi, 18, cui aggiunge anche 12 punti e 7 assist, e un Nicolas Batum in doppia cifra con 10 dei 34 assist di squadra, miglior dato stagionale per gli Hornets.
Belinelli leader della second unit – Dei 121 punti realizzati dai padroni di casa, ben 61 arrivano dalla panchina e il migliore tra le seconde linee è Marco Belinelli, autore di 18 punti con ottime percentuali al tiro, tanto dal campo (6/10) che dalla lunetta (un perfetto 6/6). Belinelli mette a segno quasi tutti i suoi punti in uscita dai blocchi, con il jumper dal mid-range, ma trova il tempo di distribuire anche 3 assist ai compagni in una partita solida che porta coach Clifford a lodare espressamente il lavoro svolto dalla propria second unit: “È semplice, se vogliamo essereuna buona squadra, la panchina deve giocare bene. L’anno scorso era uno dei nostri punti di forza, quest’anno non lo è stata”.