Houston ferma la striscia di 4 vittorie di Denver (senza Gallinari, ginocchio) nel segno di un James Harden scatenato. Con 40 punti, 10 assist e 10 rimbalzi diventa l'unico giacotore nella storia della NBA a mandare a segno 7 triple doppie con almeno 40 punti segnati in un'unica stagione
Non si può non iniziare da James Harden, anzi, bisogna partire da lui: la quarta tripla doppia consecutiva del leader degli Houston Rockets nella vittoria 107-103 contro i Denver Nuggets è la n°19 di stagione (la n°28 in carriera, a una di distanza da Rajon Rondo) e soprattutto la settima dell’anno arrivata segnando almeno 40 punti – 11/23 dal campo per lui, per 40 con 10 assist e 10 rimbalzi – un record assoluto nella storia NBA. Sotto di 5 all’intervallo, il terzo quarto del “Barba” è da antologia: segna 18 dei 29 punti di squadra, inclusi gli ultimi 16 e il canestro allo scadere del periodo che dà ai Rockets il +6 (80-74). In realtà Denver riesce a tornare a contatto nel finale di gara e anzi ha più di una chance per poter impattare o addirittura vincere la contesa, tenendo così viva la striscia di 4 vittorie cavalcata scendendo in campo contro Houston. La tripla del sorpasso sul 107-105 Rockets di Will Barton però è fuori bersaglio e dopo l’errore di Harden nel possesso offensivo di Houston è ancora Barton ad avere per le mani il sottomano della parità a cinque secondi dalla fine, sbagliato però anch’esso. Se si sommano questi errori a ben 5 liberi fuori bersaglio nel finale, si capisce come i padroni di casa possano recriminare sul punteggio finale, anche contando l’importanza di ogni vittoria/sconfitta nella difesa di quell’ottavo posto che al momento assicura la partecipazione ai playoff alla squadra del Colorado.
No Gallinary, no party – Per Denver una sconfitta figlia anche delle assenze, prima fra tutte quella di Danilo Gallinari, alle prese con un dolore al ginocchio (si parla di una settimana di stop). Oltre all’azzurro, coach Michael Malone deve fare a meno anche di Wilson Chandler e di Darrell Arthur, mentre sceglie di tenere in panchina – non certo una novità, ultimamente – Emmanuel Mudiay. I Nuggets hanno 17 punti da Gary Harris, 16 da Nikola Jokic e 15 a testa da Jameer Nelson e Juancho Hernangomez, il sostituto di Gallinari in quintetto. Con solo 8 giocatori a referto, ma 7 in doppia cifra, i padroni di casa hanno cercato di tener testa allo show di James Harden, che ha avuto man forte da un Clint Capela a quota 16 punti e 8 rimbalzi e da tre giocatori della panchina in doppia cifra (l’ex Nene Hilario, oltre ai soliti Eric Gordon e Lou Williams). Per Houston, sempre più salda nella sua posizione di terza forza a Ovest, è la quarta vittoria nelle ultime cinque partite, arrivata nonostante i Rockets fossero in back-to-back (venendo dalla gara persa a New Orleans solo 24 ore prima) e nonostante un pessimo 5/24 al tiro da tre punti, una delle armi forti della squadra allenata da Mike D’Antoni.