È passata un’eternità dall’ultima gara di playoff giocata dagli Spurs senza Tony Parker; talmente tanto che all’epoca in campo uno contro l’altro c’erano Tyronn Lue e Steve Kerr…
I San Antonio Spurs hanno vinto nella notte una partita decisiva contro Houston, riacciuffando il fattore campo e le speranze di vittoria che alcuni avevano messo in dubbio dopo il grave infortunio subito da Tony Parker, costretto a fermarsi per il resto della stagione e a salutare i suoi compagni nel pieno della lotta playoff. Un’assenza che pesa, inusuale per il detentore del record di presenze consecutive nella post-season: il playmaker franco-belga infatti ha concluso così una striscia da 221 partite tutte con la stessa maglia, iniziata il 27 maggio 2001, una gara-4 tra San Antonio Spurs e Los Angeles Lakers talmente lontana nel tempo che merita di essere raccontata. Quella sfida fu l'atto conclusivo di una delle più cocenti sconfitte della lunga carriera di coach Popovich, travolto per 4-0 dai Lakers in una serie a senso unico, con i gialloviola imbattuti nella cavalcata a Ovest e sconfitti soltanto una volta (per mano di Allen Iverson) nella loro rincorsa al titolo NBA. La curiosità nasce però spulciando quei roster, all’interno dei quali compare tra le fila dei texani con la maglia numero 4 un certo Steve Kerr. Sì, l’ultima volta che Parker non aveva giocato una gara di playoff la sua squadra poteva schierare l’attuale allenatore dei Golden State Warriors. E non finisce qui, visto che nell’altra metà campo con la numero 10 c’era Tyronn Lue, lo stesso che adesso siede sulla panchina dei Cleveland Cavaliers. Un derby sul parquet che non li vide protagonisti, visti i cinque punti messi a referto in quel match dall’esterno dei Lakers e soprattutto l’uovo portato a casa da Kerr, incapace di trovare il fondo della retina nei 13 minuti trascorsi in campo. “Meglio in panchina che sul parquet” direbbero i maligni; la certezza invece, è una sola: che in campo (speriamo il prima possibile) torni con le sue scorribande Tony Parker. Al fatto che non ci sia non siamo davvero abituati.