NBA, le barzellette brutte di Giannis Antetokounmpo al Media Day
NBALa stella dei Milwaukee Bucks ha una tradizione: cominciare l'anno raccontando una barzelletta che non fa ridere. Ecco le sue peggiori esibizioni nel corso dei Media Day...
Il Media Day è un giorno di dichiarazioni, di foto, ma soprattutto di divertimento. Nessuno come Giannis Antetokounmpo in questi anni ha utilizzato il primo incontro stagionale con i giornalisti per divertirsi, e cosa c’è di meglio di una barzelletta per creare buonumore? Beh, il problema fondamentale è che le barzellette del greco, volontariamente oppure no, non fanno ridere. Proprio per niente. In America le chiamano “dad jokes”, le barzellette del papà, proprio perché chi le dice vuole provare a fare il simpatico senza riuscirci. Esattamente quello che fa la stella dei Milwaukee Bucks, che anche quest’anno non si è fatto mancare una battuta che non fa ridere. “Ragazzi, avete visto il nuovo film ‘Costipazione’?” ha chiesto ai giornalisti interrompendo la media availability del compagno Rashad Vaughn. Poi, dopo una pausa da attore consumato, ha concluso con “No? Beh, perché non è ancora uscito!”, scappando via per la vergogna immediatamente dopo. “Fa delle battute veramente terribili” è stato il commento del suo compagno dopo che il numero 34 si era allontanato, riassumendo un po’ l’opinione di tutti.
L’inizio di tutto: la bubble-head per Zaza Pachulia nel 2014
Per la verità, Giannis è arrivato alle battute solo dopo un lungo e tortuoso percorso (si fa per dire). Dopo aver preso le misure agli Stati Uniti nel 2013, quando era un perfetto sconosciuto, già dal 2014 il greco ha iniziato a farsi notare per il suo spirito giocoso interrompendo l’intervista di Zaza Pachulia durante il Media Day e lasciandogli la sua “bubble-head”, provocando lo sguardo interlocutorio del georgiano. Quindi, in un thread su Reddit, qualcuno gli ha chiesto come si sarebbe dovuta chiamare una serie televisiva tra loro due e Giannis ha risposto: “Cat and Dog Fight”, lotta tra gatti e cani. Niente, neanche all’inizio faceva particolarmente ridere.
I problemi con l’inglese: la preghiera del 2015
Un anno dopo, sempre al Media Day, Giannis ha aperto il suo incontro con la stampa con queste traballanti parole: “Ragazzi andateci piano, perché sono stato per due mesi in Grecia e mi sono dimenticato come si parla in inglese”. In realtà era tutta una finta, perché poi il numero 34 ha parlato nel dettaglio del lavoro fatto sulla sua meccanica di tiro, sugli Europei con la nazionale e sui suoi obiettivi per la stagione 2015-16, quella in cui per la prima volta è stato provato da playmaker a tempo pieno. Diciamo che non se l’è cavata così male…
La barzelletta più brutta: il “Toc, toc…” del 2016
Nulla però batte la battutaccia dello scorso anno, non tanto nel merito quanto nell’esecuzione. Evidentemente ancora impacciato con la lingua al di fuori della pallacanestro, Antetokounmpo ha aperto il suo incontro con la stampa ribadendo la richiesta di “andarci piano” e poi spezzando subito il ghiaccio con una delle sue barzellette.
“Toc, toc…”
“Chi è?”
“Obama.”
“Obama chi?”
“OBAMAAAA SELF ....”
Ovviamente cantando sulle note di “All By Myself” di Celine Dion, che aveva una voce un filino migliore per l’acuto di quel ritornello rispetto a quella di Giannis. A rendere le cose ancora peggiori, il fatto che si sia impappinato a metà battuta (punti in meno per l’esecuzione) e che appena finita la battuta abbia realizzato che “Nessuno ha riso!”. Alla fine, con quegli occhi da cerbiatto e il sorriso sempre acceso, davvero non si può volergli male neanche impegnandosi. Però con un’estate a disposizione per prepararsi, la qualità delle barzellette può decisamente migliorare.