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NBA: Beal provoca i Cavs: "Siamo i più forti", J.R. Smith risponde dopo i 57 punti di James

NBA

Nel prepartita il numero 3 degli Wizards era ritornato su quanto detto già lo scorso maggio: “Siamo la migliore squadra a Est”. E J.R. Smith risponde: “Perché mai avremmo dovuto tankare per non giocare contro di loro?”

Mai svegliare il can che dorme, mai. Soprattutto se quello è già sull’attenti e stimolato dal desiderio di riscattare le pecche e i passaggi a vuoto della propria squadra. Bradley Beal e John Wall però non vogliono proprio saperne di imparare la lezione e sono caduti nuovamente nella trappola che spesso porta gli atleti troppo sicuri delle proprie capacità a risultare controproducenti, a tirarsi la zappa sui piedi ben prima che venga alzata la palla a due. “Cleveland non vuole sfidarci, l’ho sempre sostenuto”, commentava lo scorso maggio Beal, sottolineando come le sconfitte arrivate sul finire della regular season avessero permesso ai Cavaliers di evitare un eventuale accoppiamento in semifinale contro i capitolini. “Credo che sia questo il motivo per cui non ce li siamo ritrovati contro in questo secondo turno di playoff. Non avevano alcuna intenzione di incrociarci sul parquet. Se saranno costretti a tornarsene a casa, vogliono che succeda in finale di Conference, di certo non nel turno precedente”. Sappiamo poi com’è andata a finire nella scorsa post-season, con Washington inciampata contro Boston e mai giunta alla sfida contro i Cavs e J.R. Smith che non perse tempo a commentare: “Pensate ad arrivate in finale di Conference e poi magari ne riparliamo…”. Prima della palla a due della sfida casalinga contro i vice-campioni NBA, il numero 3 degli Wizards è ritornato su quelle parole, senza cambiare registro: “Sento che noi siamo la migliore squadra della Eastern Conference. È semplicemente la sensazione che provo rispetto alla mia squadra. Perché mai dovrei sedermi davanti a una telecamere e dire di pensarla diversamente? Non ho di certo intenzione di farlo. Sono convinto di quanto di buono possiamo fare in questa stagione e dei traguardi importanti che possiamo raggiungere”. Wall, seduto al suo fianco, non solo non ha pensato di correggere il tiro, ma ha rincarato la dose. “Sentiamo di essere la principale minaccia per loro. Dobbiamo trovare il modo di superare questo ostacolo, batterli e andarci a prendere le Finals NBA”.

La risposta di J.R.: “Non battono Boston e parlano di noi?”

Anche in questo caso però è arrivata la risposta impietosa del campo. Cinquantasette punti di James, a cui davvero non serviva avere extra-motivazioni in una partita da vincere a tutti i costi per i Cavs. Una prestazione mostruosa che ha letteralmente fatto impallidire tutta la difesa di Washington. “Sì, probabilmente le mie parole lo hanno stimolato – racconta Beal dopo la sberla presa-, ma nonostante quanto visto sul parquet continuo a credere nelle dichiarazioni del pre-partita. Credo nel nostro gruppo, nella nostra squadra e siamo in grado di competere contro i migliori. Bisogna prendere atto della sua prestazione, di quanto è riuscito a dare in campo oggi. La speranza è quella di incrociarli più in là, magari in una serie al meglio delle sette”. Nessun passo indietro (a parole), a cui LeBron James non ha voluto signorilmente dare seguito: “Non ho davvero alcun tipo di commento da fare, anche perché ho tante altre cose a cui pensare in questo momento”. A godersi il momento al posto del n°23 ai microfoni allora sono prima coach Lue, che con fare fintamente serio racconta: “Hanno ragione: loro sono la miglior squadra della Eastern Conference”, seguito poi a ruota dalle parole di chi, se non di J.R. Smith che non vedeva l’ora di potersi togliere un altro sassolino dalla scarpa: “Non capisco la logica della frase di Beal – ci ha tenuto a sottolineare J.R. facendo il finto tonto -; lui dice che noi abbiamo perso di proposito nelle ultime 11 partite della passata regular season per evitarli, quando poi loro non sono stati in grado di battere Boston e di venirsela poi a giocare con noi in finale, Giocavamo un basket orribile, proprio come è accaduto in questo inizio di regular season. Semplicemente quello”. Colpito e affondato, nonostante a detta della guardia dei Cavs nessuno abbia discusso delle parole del backcourt degli Wizards prima di scendere in campo: “Sappiamo bene che tipo di squadra siamo. È divertente che ci provochino, molto divertente”. Soprattutto se alla fine vinci sempre tu.