Un non meglio specificato “problema di salute” è alla base della decisione dell’allenatore degli Hornets di prendersi una pausa e lasciare per il momento la squadra in mano al suo assistente Stephen Silas, già in panchina al suo posto nell’ultima gara contro Orlando
Il primo segnale d’allarme era arrivato nella gara disputata lunedì dai suoi Hornets contro i Magic: Steve Clifford non era in panchina come suo solito – rimpiazzato dal suo vice Stephen Silas – nella vittoria di Charlotte su Orlando. Poi l’allenatore di Kemba Walker e compagni non si è presentato neppure il giorno dopo in palestra, a condurre il consueto allenamento in vista della gara successiva, quella di mercoledì notte contro Golden State: che – ora è ufficiale – lo vedrà nuovamente assente, dal momento che gli Hornets hanno comunicato la sua assenza “per un periodo di tempo non determinato, per prendersi cura del suo stato di salute”. Alla quinta stagione alla guida della squadra del North Carolina, di proprietà di Michael Jordan, Clifford già nel suo anno d’esordio sulla panchina degli Hornets aveva saltato alcune gare dopo aver avvertito dei dolori al petto che lo avevano fatto allarmare. Non è dato sapere se l’assenza attuale abbia o meno qualche punto di contatto con i guai fisici che l’avevano tenuto lontano già nella stagione 2013-14, visto che la società ha chiesto “il rispetto della privacy” del proprio allenatore, rifiutandosi quindi di fornire ulteriori informazioni. Con 350 partite allenate sulla panchina di Charlotte (e altre 11 nelle due apparizioni ai playoff, Clifford stava guidando i suoi Hornets a una stagione per il momento interlocutoria, segnata da un record al momento negativo (9-13) e contraddistinta a inizio campionato da un’altalena di risultati (una sconfitta seguita da una vittoria e viceversa nelle prime 7 gare dell’anno) e poi da un andamento alquanto scostante (3 vittorie, 6 sconfitte, altre 3 vittorie, poi 4 sconfitte prima dell’ultimo successo contro Orlando). Il futuro immediato sarà ora nella mani di coach Stephen Silas, figlio del grande Paul (ex leggenda in campo, poi oltre 900 panchine anche in panchina) in attesa che Clifford possa tornare a guidare regolarmente i suoi Hornets. Ed è questo l’augurio di tutti.