La leggenda di Philadelphia, ospite della squadra per celebrare a 35 anni di distanza la sua storica schiacciata contro i Los Angeles Lakers, è stato trasportato in ospedale: “I medici stanno valutando le sue condizioni fisiche”
Nella serata perfetta dei Philadelphia 76ers contro i Pistons (in cui Joel Embiid ha spazzato via nuovamente Andre Drummond dal parquet, terzo successo in altrettanti incroci stagionali), a rovinare il clima di festa è stato il malore che ha colpito Julius Erving mentre seguiva il match a bordocampo. Dottor J era stato invitato al Wells Fargo Center per suonare la Liberty Bell prima della palla a due e per celebrare i 35 anni dalla famosa schiacciata realizzata contro i Los Angeles Lakers. Un’assoluta novità a quei tempi, tanto da associare il nome del campione dei 76ers a una giocata che ha fatto storia (e che in molti hanno copiato negli anni a venire). Erving è stato subito trasportato in ospedale e non sono state date indicazioni specifiche sulle sue condizioni di salute. Il comunicato ufficiale infatti resta molto sul vago nel raccontare quanto successo: “La leggenda dei Philadelphia 76ers Julius Erving ha avuto un malore durante il match contro i Pistons ed è stato trasportato subito in ospedale, dove le sue condizioni di salute sono in fase di valutazione da parte dei medici. Dopo tutti gli esami del caso e un periodo di osservazione dovrebbe ritornare a casa”. Erving, votato come uno dei 50 giocatori più importanti della NBA nella leggendaria parata dell’All-Star Game del 1997, ha vinto il titolo con i 76ers nel 1983, oltre che a conquistare un titolo di MVP della regular season nel 1981, due volte miglior giocatore dell’All-Star Game (1977 e 1983) a cu ha partecipato per ben 11 volte in carriera. A questi aggiunge anche due titoli e tre premi di MVP della ABA, alla quale ha contribuito in maniera determinante a dare lustro con le sue prestazioni e giocate. Sommando i punti realizzati nelle due leghe, Dottor J supera quota 30.000 punti ed è al momento il settimo miglior realizzatore di tutti i tempi (con LeBron James ormai nello specchietto retrovisore e pronto al sorpasso).