Il presidente degli Hornets commenta le insistenti voci di mercato che hanno riguardato il miglior giocatore del roster di Charlotte: "Tutti quelli che sono venuti a bussare alla nostra porta mi hanno chiesto di lui"
Michael Jordan ha raccontato in un’intervista esclusiva rilasciata allo Charlotte Observer la posizione ufficiale dei suoi Hornets riguardo l’indiscrezione di mercato più importante venuta fuori nelle ultime settimane: la possibile cessione di Kemba Walker. Il presidente della squadra del North Carolina è stato chiaro: “Lo abbiamo allevato, lo abbiamo scelto, lo abbiamo investito del ruolo di leader. Non sto pensando di scambiarlo, ma di certo resto in ascolto di qualsiasi tipo di offerta”. Una condizione dettata da quanto raccolto fino a questo momento in una regular season più in salita di quanto pronosticato a ottobre. Charlotte al momento è 11^ a Est, a quattro partite di distanza dal record di Philadelphia ottava. Una situazione migliorata dalle sei vittorie nelle ultime nove sfide, ma che resta molto complicata. “Sì, è molto sconfortante la situazione in cui ci troviamo. Ma non è di certo il momento di mollare e smettere di crederci. Certo, so bene quanto i giocatori ne stiano risentendo e per alcuni di loro ho ricevuto offerte e proposte. Alle squadre che sono venute a bussare alla nostra porta abbiamo chiesto di esprimere una preferenza e tutti hanno ripetuto lo stesso nome: Kemba Walker. Il nostro obiettivo non è quello di metterlo in vendita, né lasciarlo andare così. Io sono innamorato di Kemba. Non rinuncerei mai a lui, se non per un All-Star”. Patti chiari, amicizia lunga: nessuna ipotesi dunque di scambio per scelte future o giovani promettenti. Per un giocatore da All-Star Game come Kemba (che l'anno scorso la partita delle stelle l'ha giocata) in una eventuale trade va inserito un pari livello. “La speranza adesso è che coach Clifford riesca in parte a invertire le sorti di una stagione in cui tutto è andato storto, in primis per lui”, prosegue Jordan, facendo riferimento alle sei settimane d’assenza dell’allenatore alle prese con gravi problemi di salute fortunatamente superati. “Lui è il primo a non avere voglia di rinunciare a Walker: ha fatto un lavoro incredibile per renderlo un giocatore di primissimo livello NBA”. Un talento coltivato in casa, l’unico modo per arrivare a giocatori che difficilmente sceglierebbero Charlotte durante la free agency: “Dobbiamo essere bravi a crescere in casa giocatori del genere. Te lo ripeto: credo in questa squadra. Sono molto insoddisfatto della posizione e dei risultati, ma non ho nulla da rimproverare al lavoro fatto da Kemba Walker. E non ho alcuna intenzione di allontanarlo dalla nostra squadra”.