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NBA, tripla doppia, stoppata e buzzer beater: King James è onnipotente, i Cavs battono Minnesota

NBA

Ci vuole un tempo supplementare e una prestazione leggendaria della superstar dei Cavs (37 punti, 15 assist e 10 rimbalzi) per avere la meglio sui Minnesota Timberwolves. LeBron James diventa il terzo giocatore dopo Michael Jordan e Kevin Garnett a essere al primo posto per punti, rimbalzi e assist per la propria franchigia

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Cleveland Cavaliers-Minnesota Timberwolves 140-138 OT

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LeBron James segna 37 punti, distribuisce 15 assist, cattura 10 rimbalzi, stoppa la conclusione di Jimmy Butler a tre secondi dalla fine e poi segna il canestro della vittoria per i suoi Cavs sulla sirena (il quinto buzzer beater della sua carriera). Riassunto in una sola parola: onnipotenza. La magica serata del n°23 non finisce qui, perché mettendo le mani sul rimbalzo n°8 della sua partita, James è diventato il miglior rimbalzista di sempre nella storia dei Cleveland Cavaliers, un ruolo che già deteneva alla voce punti e assist. Questo fa di lui solo il terzo giocatore di sempre nella storia della lega – insieme a Michael Jordan (Chicago Bulls) e Kevin Garnett (Minnesota Timberwolves) – a essere contemporaneamente il n°1 per punti, rimbalzi e assist nei libri dei record della propria franchigia. Una partita divertente e spettacolare quella andata in scena alla Quicken Loans Arena di Cleveland, decisa solo dopo 5 minuti supplementari (129-129 il responso dei regolamentari) e che ha visto le due squadre combinare per 40 canestri da tre a segno, un record assoluto NBA (21 da parte dei Cavaliers, su 41 tentativi, e 19 per i T’Wolves, su 33). Agli eroismi di LeBron James, che ha tirato 16/22 dal campo con un eccellente 5/7 dall’arco (“sull’ultimo possesso mi sono fidato dei miei istinti, e ha funzionato”, racconta a caldo nel post-partita), hanno risposto in casa Timberwolves sia Jimmy Butler, autore di 35 punti con 14/21 al tiro, che Karl-Anthony Towns: il lungo di coach Thibodeau ha messo a segno 30 punti e catturato 10 rimbalzi ma soprattutto ha chiuso con un incredibile 6/6 da tre punti. Titolari a parte – per Cleveland molto positivo anche J.R. Smith con 20 punti e un Isaiah Thomas da 13 con  7 assist – la panchina di coach Lue è riuscita nell’impresa di superare quella di Minnesota, 43-31, con 14 punti di Kyle Korver e 13 di Jeff Green, l’autore del passaggio a James per il canestro sulla sirena. 

Il punto di svolta della stagione?

Non certo una gara difensiva, quella andata in scena alla Q Arena, con gli ospiti sconfitti nonostante percentuali superiori al 58% dal campo (e vicine al 58% anche da tre punti) e con i Cavs stessi capaci di sfiorare il 60% al tiro. Sicuramente però una vittoria importante – la prima dopo 8 ko in televisione nazionale, come aveva fatto notare LeBron James all’ultima disfatta – che forse dal punto di vista del morale e della costruzione del gruppo potrebbe rappresentare il punto di svolta di una stagione fin qui difficile per i vice-campioni NBA in carica, che comunque continuano ad aspettare la trade deadline di giovedì alle 21 italiane per capire se la squadra verrà in qualche modo cambiata o dovrà affrontare il resto della stagione con il personale ora agli ordini di Tyronn Lue. In attesa delle risposte dal mercato, dopo aver perso 13 delle ultime 19 gare disputate da Natale a oggi, LeBron James ha fatto un bel regalo ai tifosi di Cleveland. Che finalmente possono festeggiare.