Il numero 3 dei Cavaliers, mai completamente a suo agio a Cleveland in questi 40 giorni, passa ai Los Angeles Lakers assieme a Channing Frye e a una prima scelta al prossimo Draft, in cambio di Larry Nance Jr. e Jordan Clarkson
Lo scossone che in molti aspettavano a Cleveland è arrivato a meno di tre ore dalla chiusura del mercato NBA. I Cavaliers infatti hanno deciso liberarsi di Isaiah Thomas, scambiato con i Lakers assieme a Channing Frye e una prima scelta al prossimo Draft, in cambio di Larry Nance Jr. e Jordan Clarkson. Una trattativa improvvisa, ma diventata necessaria per i vice-campioni NBA dopo i pessimi risultati raccolti nelle ultime settimane. L’inserimento in campo nell’ultimo mese dell’ex point guard dei Celtics (rientrata sette mesi dopo l'infortunio all'anca ancora non riassorbito del tutto) è stato fallimentare e non lasciava intravedere margini di miglioramento prima di tutto a livello tecnico. Cleveland rinuncia così a quello che doveva essere il sostituto di Kyrie Irving (smontando del tutto la trade con Boston, vista la contemporanea partenza di Jae Crowder), puntando su giovani talenti come Jordan Clarkson e Larry Nance Jr.; protagonisti del positivo momento vissuto dai giallo-viola nelle ultime settimane. Una mossa che alleggerisce in parte anche il salary cap dei vice-campioni NBA, che passano così da 43.1 a 40.8 milioni di dollari di tassa di lusso. Inoltre l’impatto dei due nuovi contratti permetterebbe ai Cavaliers nei prossimi anni di restare al di sotto del limite della luxury tax in caso LeBron James decidesse di partire la prossima estate. Koby Altman, il GM dei Cavaliers, ha commentato così i due nuovi arrivi: “Aggiungono atletismo, energia e centimetri su entrambi i lati del campo. Questa trade è anche la testimonianza della nostra volontà di investire sul nostro roster in modalità che ci aiutino a competere al massimo sia ora che in futuro". I Lakers invece si liberano del pesante contratto di Clarkson e ne acquisiscono due (6.3 milioni per Thomas, 7.4 milioni per Frye) che scadranno il 30 giugno, avendo così al momento soltanto 46.9 milioni di dollari legati a contratti garantiti per la prossima stagione. Una libertà salariale che potrebbe permettere ai losangelini di dare la caccia a ben due free agent di grosso calibro in estate, puntando magari proprio a LeBron James. I Cavaliers, paradossalmente, potrebbero avergli facilitato la vita per puntare al numero 23.