Il commissioner NBA risponde in maniera chiara al dirigente dei Lakers e chiude ogni discussione. "A noi fa piacere ascoltare i pareri delle leggende del passato, ma non quando sono direttamente coinvolti nel mercato. Le regole non lo permettono"
I 50.000 dollari di multa a Magic Johnson sono soltanto il pretesto per lanciare un messaggio, che Adam Silver spera sia arrivato forte e chiaro a tutte le franchigie e non solo ai Lakers. Il commissioner NBA infatti ha sottolineato come la sanzione comminata contro il dirigente dei giallo-viola (reo di aver parlato di Giannis Antetokounmpo cercando di adescarlo, pratica non consentita dalla lega), sia soltanto l’ultimo avvertimento per porre un freno a una tendenza che sta prendendo una deriva preoccupante: “Il contesto è quello che fa la differenza – commenta Silver a ESPN -, e il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro. Non è indirizzato soltanto a Magic, ma tutti i dirigenti della lega: smettetela di parlare dei giocatori delle altre squadre”. Difficile essere più chiaro, nonostante allo stesso tempo viene sottolineato come sia vitale per la discussione trovare un equilibrio tra i commenti sacrosanti pronunciati da ex leggende e le opinioni che invece rischiano di pesare sulle logiche di mercato. “È sempre un piacere ascoltare dei campioni come Magic mentre raccontano il loro punto di vista e danno il loro giudizio sui nuovi talenti della NBA, ma allo stesso tempo si è creata ormai troppa confusione con tutte queste opinioni. L’importante è trovare un equilibrio, in maniera tale da poter chiedere loro di restare in silenzio quando si tratta di giudicare i giocatori delle altre squadre. Così che la pretesa non sarebbe poi così difficile da rispettare. Voglio sottolineare quanto sia importante per noi che tutte queste leggende siano ancora impegnate nel mondo NBA con ruoli attivi, ma bisogna imparare a rispettare le regole e non parlare più degli atleti sono contratto con altre franchigie. In caso si potrebbe pensare di modificare questa regola, ma non credo sia una buona idea”. I Lakers erano già finiti nell’occhio del ciclone questa estate, quando avevano seguito molto da vicino le vicende di mercato legate a Paul George durante il suo passaggio dai Pacers ai Thunder. Il numero 13 di OKC non ha mai fatto mistero che uno dei suoi sogni fosse quello di passare ai Lakers una volta diventato free agent nell’estate 2018. Anche in quel caso Johnson non nascose il suo interesse e puntuale arrivò la multa (molto salata, da ben 500.000 dollari) contro i Lakers (poi pagata dal dirigente di tasca sua). Errare è umano, perseverare è diabolico. E la prossima volta la NBA potrebbe trovare una punizione ben più pesante.