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NBA, i T’wolves e la cerimonia in ricordo di Flip Saunders: banner dedicato sul soffitto del Target Center

NBA

Prima della sfida contro i Lakers, i Timberwolves hanno voluto ricordare coach Saunders, scomparso nel 2015 e simbolo della franchigia: "Flip è il basket nel Minnesota"

Alla presenza di tanti suoi ex giocatori, tra cui un emozionato Chauncey Billups e Latrell Sprewell, i Minnesota Timberwolves hanno sollevato sul soffitto del Target Center un banner con la scritta “Flip”, come tributo alla memoria di Saunders. Scomparso nell’ottobre 2015 a causa di un linfoma, l’ex allenatore e poi president of basketball operation dei T’wolves è stato uno dei principali rappresentati della palla a spicchi dell’intero Minnesota. Prima di approdare in NBA infatti era stato a lungo il coach della squadra collegiale dell’Università del Minnesota. “Flip è il basket nel Minnesota”, urla al microfono Karl-Anthony Towns, prima della palla a due della sfida contro i Lakers. A presentare la breve cerimonia Kevin Harlan, storica voce di TNT che per anni ha lavorato proprio a Minneapolis, stretto vicino alla famiglia e a tutti gli ex giocatori e colleghi. “Quando sono arrivato in Minnesota, la mia carriera faticava a trovare un equilibrio – racconta Billups, che con i T’wolves ha giocato due stagioni dal 2000 al 2002, prima di spiccare il volo con i Pistons -. Non era un problema di talento, ma avevo bisogno di qualcuno che credesse realmente in me. E Flip lo ha fatto. Non ero arrivato qui per fare il titolare, uscivo dalla panchina. Appena sono andato a Detroit ho braccato a lungo Joe Dumars chiedendogli di prendere coach Saunders ad allenare. Lo adoravo. A fare la differenza è stato soprattutto l’affetto e l’interesse che mi ha sempre dimostrato fuori dal parquet. È rimasto per tanti anni una delle persone più importanti della mia vita e ancora adesso mi piace condividere il ricordo che ho di lui con la sua famiglia. E da quello che ho visto, non poteva essere amato in maniera migliore”. Saunders ha chiuso la sua carriera con 17 stagioni da capo allenatore NBA all’attivo, raccogliendo un record di 427-392 negli 11 anni trascorsi in totale ai T’wolves; protagonista del momento migliore della franchigia con otto apparizioni consecutive ai playoff e la finale di Conference del 2004.