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NBA, Rising Stars: domina il Resto del Mondo, Bogdan Bogdanovic MVP con 26 punti

NBA

La selezione internazionale si aggiudica la sfida tra giocatori al primo e al secondo anno con il secondo margine di vittoria più grande di sempre (+31). A Team USA non bastano i 35 punti con 10 rimbalzi di Jaylen Brown, top scorer dell’incontro: è la terza vittoria su quattro incontri per il Resto del Mondo

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USA-Resto del Mondo 124-155

TABELLINO

Alla quarta edizione del Rising Stars nella formula USA contro Resto del Mondo sul parquet dello Staples Center arriva la terza vittoria dei giocatori internazionali, e la più convincente di sempre: il margine di +31 inflitto agli avversari nel 155-124 finale è infatti il secondo più grande di sempre dopo quello rifilato dai Sophomore ai Rookie nel 2008 (+41). Protagonista assoluto il tiratore serbo di Sacramento Bogdan Bogdanovic, mano caldissima fin dal suo ingresso in campo (dalla panchina) e autore di 26 punti con 7/13 dall’arco, cui ha aggiunto però anche 6 assist, ma la consueta sfida del venerdì tra giocatori al primo e al secondo anno della NBA ha messo sotto i riflettori tutta la gioventù dei Kings, che se non possono festeggiare nel guardare oggi la classifica escono però dal primo evento dell’All-Star Weekend con un po’ più di speranza per il futuro. Oltre a Bogdanovic, infatti, la gara tra i Rising Stars ha fatto registrare anche i 29 punti di Buddy Hield, top scorer della selezione internazionale, anche se il miglior marcatore della partita è stato il secondo anno dei Celtics Jaylen Brown, autore di 35 punti e 10 rimbalzi per Team USA con un ottimo 14/21 al tiro. Il nome di Bogdanovic diventa il quarto di sempre tra giocatori non statunitensi ad aggiudicarsi il titolo di miglior giocatore della manifestazione, dopo quelli dei due canadesi Jamal Murray (lo scorso anno) e Andrew Wiggins (2015) e quello di Zydrunas Ilgauskas nel 1998. E neppure l’assenza di connazionali al seguito (“C’è qualcuno qui che arriva dalla Serbia?”, ha chiesto il tiratore dei Kings nella conferenza stampa post-partita, incassando un gelido silenzio e neppure una mano alzata) è riuscita a rovinare la magica serata di Bogdanovic MVP.

Otto giocatori in doppia cifra per il Resto del Mondo

Dopo aver chiuso sopra di 8 il primo quarto (40-32), la selezione del Resto del Mondo ha costantemente aumentato il proprio vantaggio, finendo per vincere tutti i parziali dei quattro quarti, aggiudicandosi il secondo 38-27 (78-59 il punteggio all’intervallo), 40-29 il terzo e poi finendo avanti di un solo punto anche il quarto conclusivo, quando ormai la gara era ampiamente decisa. Merito di una prestazione maiuscola al tiro di quasi tutto il roster (testimoniata dal 58.7% al tiro, con oltre il 41% dall’arco e 23 triple a segno, record per la manifestazione, per quel che possono valere le percentuali in una gara in cui le difese più che altro osservano), con ben otto giocatori in doppia cifra: oltre a Bogdanovic e Hield, il Resto del Mondo vede anche i 21 di Jamal Murray, i 18 di Dario Saric, i 15 di Lauri Markkanen, i 13 con 11 rimbalzi di Domantas Sabonis (perfetto dal campo, con 6/6) e gli 11 a testa di Dillon Brooks e di Ben Simmons, messi a segno con 5/5 al tiro e conditi anche da 13 assist. Nella selezione a stelle e strisce, invece, Kyle Kuzma chiude come secondo miglior realizzatore alle spalle di Brown, ma ci sono anche 15 punti di Jayson Tatum e 11 di John Collins.