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Silver e il messaggio alle squadre contro il tanking: "È contro le regole NBA"

NBA

Dopo la multa comminata a Mark Cuban, arrivano le parole ufficiali del commissioner NBA riguardo una delle situazioni più spinose della lega: "Giocare a perdere sarebbe un danno di immagine enorme e darebbe un'idea di scorrettezza riguardante tutta la lega"

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“Perdere non è importante, è l’unica cosa che conta”, sembrano dire diverse squadre in questo lungo finale di stagione in cui evitare vittorie è diventata una corsa a ostacoli. Un problema con cui la NBA sta tentando di fare i conti da mesi e tornato a galla dopo le ultime dichiarazioni di Mark Cuban. Il presidente dei Mavericks nei giorni scorsi aveva invitato il suo allenatore a perdere il più possibile in questo finale ed è stato multato di ben 600.000 dollari. Proprio per spiegare questa scelta (è la terza ammenda più onerosa nella storia della lega), Adam Silver ci ha tenuto a sottolineare come “non ci sia spazio per il tanking all’interno della NBA”. Una presa di posizione dura, intransigente, comunicata attraverso una velina indirizzata a tutte le franchigie NBA di cui è entrata in possesso USA Today. “Dobbiamo fare attenzione nel non puntare il dito contro il contributo delle squadre che devono rifondare il loro roster, anche attraverso rivoluzioni del gruppo di giocatori in più di una stagione. Questo è molto diverso da quelli che invece fanno un passo indietro e decidono di non giocarsela per nulla. Tutti sono legittimati a perseguire quella che ritengono la miglior strategia per mettere in piedi una squadra di successo, ma all’interno delle regole fissate dalla lega. Il tanking – che al momento non abbiamo riscontrato e con cui speriamo di non doverci confrontare – non trova spazio nella nostra lega. Se dovessimo notare o scovare delle pratiche del genere, in cui allenatori e giocatori evitano la competizione in campo e così facendo portano a delegittimare il merito sportivo all’interno delle partite, risponderemo nel modo più rapido e duro possibile”. La graduale riduzione delle chance delle ultime di essere sorteggiate alla lottery è uno dei tanti provvedimenti che vanno in questa direzione, provando a rendere più indipendenti possibile i risultati di una stagione rispetto al Draft del giugno successivo. “Al momento non abbiamo le basi per dedurre che i Mavericks stiano dando un contributo inferiore rispetto al previsto in campo, così come garantito anche dal presidente Cuban che ha fatto chiaramente riferimento più volte alla questione. Sappiamo che sarebbe un danno di immagine enorme per il nostro sport e che creerebbe una percezione di scorrettezza. Allo stesso tempo però non dobbiamo puntare il dito contro giocatori e allenatori che ogni notte danno il massimo per competere ad altissimo livello. Per questo stiamo avvisando tutti riguardo questi comportamenti. Continueremo a monitorare la situazione da vicino, vagliando tutte le giocate delle squadre in questo finale di regular season”.