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NBA, Harden decide l’overtime, vittoria n°58 di Houston, pareggiato il record di franchigia

NBA

Portano la firma del "Barba" 10 dei 12 punti dei Rockets nell'overtime, per la settima vittoria in fila dei texani, sempre più primi nella NBA. Ai Pistons non basta la tripla doppia di Blake Griffin, autore di 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist

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È una partita brutta, fatta più di errori che di prodezze per gran parte della serata che regala però un finale thriller al pubblico e la settima vittoria in fila agli Houston Rockets, che centrano il successo n°58 in stagione dopo un tempo supplementare, eguagliando il record di franchigia appartenente alla squadra (poi campione NBA) di Hakeem Olajuwon della stagione 1993-94. Il protagonista, nel bene e nel male, è sempre lui, James Harden: chiude i tempi regolamentari con solo 2/16 al tiro e sbagliando il tiro della potenziale vittoria sull’ultimo possesso del quarto quarto, in un serata in cui chiude con 0/8 da tre (e 5 errori dalla lunetta su 18 tentativi). Nel supplementare però il principale candidato al titolo di MVP 2017-18 prende in mano le redini dell’incontro segnando 10 dei 12 punti dei Rockets (e dei suoi 21 personali) e decidendo così la gara. “Ovviamente non una gran partita, ma è importante aver trovato il modo di vincerla”, commenta Mike D’Antoni. Pur in un serata in cui il celebrato attacco dei Rockets – cui sicuramente manca l’ispirazione di Chris Paul, tenuto a riposo per un piccolo infortunio – fa fatica, come testimonia il 12/51 collezionato dall’arco (fanno addirittura peggio i Pistons, con 6/38, per un totale di 71 triple sbagliate tra le due squadre). Dopo aver inseguito per tutto il primo tempo, chiuse sotto di due punti, Houston prova uno strappo nel finale e si porta a +9 con meno di cinque minuti da giocare sul cronometro: Blake Griffin dà però il via a un parziale di 11-0 di Detroit che rimette in sostanziale parità l’incontro, che non trova la sua naturale soluzione dopo 48 minuti per gli errori dello stesso Griffin a 9 secondi dalla fine e di Harden sulla sirena. L’overtime ha poca storia, perché i Rockets lo iniziano con un parziale di 10-2 che taglia le gambe agli ospiti: per Houston ci sono 22 punti per Eric Gordon, top scorer di serata, e la consueta doppia doppia di Clint Capela, autore di 10 punti (con 5/8 al tiro) e 14 rimbalzi. 

Tripla doppia per Griffin, 20 rimbalzi per Drummond

Dopo aver perso 13 gare su 16 prima di infilare una striscia di due successi in fila, contro Sacramento e Phoenix, Detroit sfiora la vittoria eccellente sul campo dei primi della classe NBA, impresa che Blake Griffin non vuole far passare sotto silenzio: “Ovviamente non sono contento del risultato ma dello sforzo messo in campo e dell’attenzione ai dettagli nell’esecuzione del nostro piano difensivo invece molto”, afferma l’ex Clipper, che chiude la gara con un’eccellente tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Ce ne sono 18 dalla panchina per Ish Smith e 17 con 20 rimbalzi di Andre Drummond ma Detroit sfiora soltanto la sua terza vittoria in fila prima di arrendersi ai Rockets: “Non segnavamo neppure nell’oceano – le parole di uno sconsolato Stan Van Gundy – ma la loro difesa ha giocato un ruolo importante in questo”. Detroit tira solo il 16% scarso da tre punti per la 31^ vittoria sulle 33 partite in cui la difesa di Houston riesce a tenere i tiratori dal perimetro avversari sotto il 33%.