I Sixers in gara-3 si sono ripresi il fattore campo vincendo la prima partita giocata in Florida. Gli Heat adesso sono chiamati a trovare una soluzione al ritorno sul parquet di Embiid, per evitare di tornare a Philadelphia e ritrovarsi spalle al muro (GARA-4 STASERA IN DIRETTA ALLE 20.30 SU SKY SPORT 2, con commento live di Francesco Bonfardeci e Davide Pessina)
Se fino a dieci giorni fa poteva esserci il dubbio, adesso ne siamo certi: Marco Belinelli sta giocando il miglior basket della sua carriera, inserito in maniera perfetta in un meccanismo che ha imparato a conoscere sin da subito come quello dei Sixers. Il numero 18 azzurro se possibile ha fatto un ulteriore passo avanti in queste prime tre sfide playoff, regalandosi il massimo in carriera nella post-season già alla prima uscita. Assieme a Dario Saric e Ben Simmons, Belinelli è una delle opzioni più affidabili e soprattutto più cercate in attacco da Philadelphia, con coach Brown che lo ha tenuto sul parquet ben 32 minuti di media in queste prime uscite. Più di quelli concessi a J.J. Redick, ad esempio, di cui sulla carte è il sostituto. Ma un realizzatore così ispirato è una riserva soltanto sulla carta: Beli viaggia a oltre 20 punti di media (sì, ai playoff) tirando con il 43% abbondante dall’arco su quasi otto tentativi a partita. Una certezza insomma, una scarica d’adrenalina ogni volta che mette piede sul parquet. Ne siano da esempio gli 11 punti in sette minuti realizzati nella prima frazione in gara-3: la scossa iniziale ai Sixers la dà sempre lui, dopo aver guardato i “titolari” giocare i primi possessi. Per questo (e per un’altra miriade di ragioni) è assolutamente da non perdere l’appuntamento in prima serata su Sky Sport 2 sabato 21 in diretta alle 20.30. Un’occasione unica per godersi a un orario comodo il passaggio chiave di una delle serie più divertenti di questo primo turno. Philadelphia infatti ha ritrovato anche Embiid in gara-3, godendosi i suoi canestri dalla lunga distanza nel quarto periodo e mettendo alle corde Miami dopo tre quarti di resistenza. Wnslow che ne segna 19 nel primo tempo, ma poi va in bianco nel secondo. Wade che come da pronostico, dopo aver dato fondo alle energie in gara-2, passeggia nella terza aspettando la carica dei compagni. Dragic che suona la carica, gioca una grande prima mezz’ora, litiga con tutti, ma poi arriva senza forze al rush finale. Questi Heat sembrano avere sempre qualcosa che manca per riuscire a giocarsela del tutto. In gara-4 Miami ha un’ultima chance per dimostrare di aver capito come fare, altrimenti la serie scappa definitivamente di mano.