Dopo il successo al primo turno contro gli Heat, Philadelphia dovrà vedersela contro Boston e anche contro il TD Garden; una delle arene più coinvolte e rumorose dell’intera NBA. Una situazione ambientale diversa da quella affrontata a Miami
I Sixers si preparano alla sfida del TD Garden, riposati dopo i cinque giorni d’attesa seguiti al successo definitivo in gara-5 contro gli Heat. I ragazzi di coach Brett Brown sanno bene che l’atmosfera che li attenderà a Boston sarà ben diversa da quella dell’American Airlines Arena di Miami. “Durante i playoff diventa una vera bolgia”, assicura J.J. Redick, il veterano di lungo corso di una squadra alla prima vera esperienza ai playoff per buona parte del roster. Redick, ai tempi degli Orlando Magic sul finire del primo decennio del 2000, si è ritrovato più volte a battagliare al Garden. Lo sottolinea anche Ersan Ilyasova, che non perde occasione per lanciare una stoccata al pubblico della Florida: “Quando giocavamo a Miami, l’arena era mezza vuota. Quando invece stai per scendere in campo a Boston, lo senti. Anche in regular season, sai che quando affronti i Celtics in casa dovrai vedertela contro un pubblico coinvolto e pronto a fare il tifo”. I Sixers hanno vinto entrambe le sfide giocate in trasferta contro Miami; da tutti ritenuta una delle arene meno calde della NBA. Philadelphia sa di dover replicare l’impresa almeno una volta a Boston per invertire il fattore campo: “È sempre molto dura giocare in un’arena del genere – prosegue Ilyasova -, stracolma e una scarica d’adrenalina continua per i Celtics”. Oltre al pubblico però ci sarà soprattutto da affrontare una delle migliori difesa della lega – la migliore in regular season e in calo soltanto in parte in questi playoff. La realtà è che le speranza di successo di Boston passano soprattutto dall’applicazione difensiva. “Hanno dei grandi atleti e una rotazione che spesso gli garantisce di tenere l’uno contro uno – racconta coach Brown -, la loro difesa non ha bisogno di aiuti e grazie alla versatilità di molti giocatori del roster possono cambiare senza perdere efficacia”. Dall’ultima sfida in regular season - giocata lo scorso 18 gennaio a Boston e vinta da Philadelphia - sono cambiate un bel po’ di cose, a partire dalla pesantissima assenza di Kyrie Irving e dall’evoluzione dei Sixers che hanno spostato (non di poco) il pronostico, rendendo la sfida molto più equilibrata e combattuta di quanto ci si potesse attendere. Non dovesse esserci anche Jaylen Brown, allungando ancora di più la lista degli indisponibili in casa Celtics, per i Sixers la situazione sarebbe davvero molto ghiotta.