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NBA, Riley: "Whiteside non era pronto per i playoff". E Joel Embiid attacca

NBA

Il rendimento del lungo degli Heat è stata una delle (tante) ragioni che hanno portato alla sconfitta contro Philadelphia. Il presidente di Miami prova a giustificare il suo giocatore (e il suo investimento), mentre Embiid non perde occasione per provocare via social

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Perdere contro i promettenti Philadelphia 76ers di questa stagione è una battuta d’arresto che si poteva mettere in conto. Tenersi sul groppone un Hassan Whiteside spaesato e inconcludente (soprattutto ai playoff) invece è una condanna ben più pesante per una squadra che ha buona parte del suo salary cap già pieno e un ridotto margine di manovra. L’operazione da compiere adesso è quella di recuperare mentalmente il lungo di Miami, farlo sentire nuovamente parte del gruppo. Le parole del presidente degli Heat Pat Riley, arrivate una settimana dopo il ko al primo turno playoff, si muovono proprio in questa direzione: “Nel momento in cui sono iniziati i playoff, non penso che lui avesse la giusta condizione fisica per affrontare sfide di quel livello. Non era in forma e non è riuscito anche mentalmente a reggere a un impegno così gravoso”. Riley inoltre sottolinea come lo stesso Whiteside dovrà cambiare alcuni atteggiamenti, maturare e cercare di riparare le fratture che sono nate nel rapporto con Spoelstra in queste ultime settimane piene di polemiche. Il problema è che l’allenatore di Miami, chiamato dal realismo dettato dai risultati a fare scelte anche impopolari, è stato costretto a marginalizzare la presenza sul parquet di Whiteside. Con lui in campo infatti il rendimento di Miami è stato disastroso; per questo è rimasto sul parquet soltanto 76 minuti totali nelle cinque sfide playoff contro i Sixers. Il ritorno di Joel Embiid poi non ha fatto altro che aggravare la sua posizione, evidenziando le carenze contro un giocatore che (in teoria) gioca nel suo stesso ruolo: “Non sarò certo io a trovare delle scuse per giustificare Hassan – prosegue Riley -, ma la sua stagione è iniziata con un infortunio e da quel momento in poi la sua condizione fisica è rimasta un dilemma”. Parole riprese su Instagram anche da un post di SportCenter commentato da tantissimi fan, tra cui anche Joel Embiid che non ha perso occasione per lanciare la stoccata: “Io ho saltato il mese prima dei playoff, per questo niente scuse e Credici” [“Trust it”, in riferimento al Trust the Process, il motto dei Sixers e il soprannome di Embiid, ndr]. La serie è finita, ma non la voglia di provocare gli avversari del lungo camerunense.

Anche Spoelstra prova a coccolare (e difendere) il suo Whiteside

Le parole di Riley seguono quelle di Eric Spoelstra, che come il proprietario degli Heat punta a stemperare gli animi in spogliatoio, considerando anche il fatto che Whiteside incasserà ben 25.4 milioni di dollari la prossima stagione, avendo poi una player option per il 2019/20 da 27 milioni che il giocatore di Miami ha tutto l’interesse a esercitare: “È uno di quei momenti in cui una franchigia con una cultura solida come la nostra può dimostrare di essere d’aiuto ai propri giocatori. Situazioni del genere poi sono quelle che ti permettono di crescere e di maturare. Noi siamo al 100% a disposizione di Whiteside per aiutarlo a realizzare i suoi sogni”. Beh, incassare tutti quei verdoni potrebbe essere sufficiente a strappare un bel sorriso al lungo degli Heat. “Sfortunatamente siamo usciti dai playoff e questa è diventata la storia di copertina, quella di cui tutti parlano – prosegue Spoelstra -. Ma non appena si spegneranno i riflettori e arriverà l’estate, il nostro rapporto e legame non sarà diverso da quello che avevamo in passato. Mi piace lavorare con Hassan, mi piace la crescita del gruppo. Il mio desiderio è che tutto il gruppo, compreso Whiteside, raggiunga il massimo del suo potenziale per essere in grado di aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi. Whiteside ha combattuto e lottato sempre sul parquet ai playoff, nonostante non fosse al 100%. È soltanto una di quelle stagioni in cui tante cose sono andate storte e Hassan non è mai riuscito a ritrovare in pieno la forma di quella prima gara”. Nella sfida contro i Magic che ha aperto la regular season, il centro degli Heat chiuse con 26 punti e 22 rimbalzi, in una partita persa comunque da Miami. Dopo quella sfida è arrivato l’infortunio e l’inizio dei problemi dentro e fuori dal campo, regalando pochi sprazzi in una stagione fatta di molti bassi e pochi alti. La speranza della squadra della Florida è che non si ripeta nel prossimo biennio.