Playoff NBA 2018, Utah-Houston 92-113: prova di forza dei Rockets, Jazz annichiliti, serie sul 2-1
NBATutto facile per gli Houston Rockets sul campo dei Jazz, annichiliti da un parziale che all’intervallo vede gli ospiti già sopra 70-30. I texani hanno 25 punti a testa da Eric Gordon e James Harden (che ci aggiunge 12 assist) e tengono Donovan Mitchell a soli 2 punti fino all’ultimo minuto del terzo quarto
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Utah Jazz-Houston Rockets 92-113
Il primo quarto racconta già tantissimo della terza sfida tra Jazz e Rockets: gli ospiti, perso il vantaggio del fattore campo dopo la sconfitta interna di gara-2, arrivano nello Utah determinati a riprendere il controllo della serie e dopo i primi dodici minuti la missione sembra già compiuta. Finisce infatti 39-22 per Houston la prima frazione, con uno sforzo corale che vede 7 punti a testa per P.J. Tucker e James Harden (con anche 5 assist), 6 di Trevor Ariza e 4 a testa di Chris Paul e Clint Capela. “Volevamo essere noi gli aggressori, loro avevano segnato 36 punti nel primo quarto in gara-2, volevamo fare lo stesso oggi”, racconta Harden appena suonata la sirena finale. Gli ospiti non sollevano il pedale dall’acceleratore neppure nel secondo quarto: mettono a segno altri 31 punti (contro i soli 18 dei Jazz) e vanno all’intervallo con un rotondo +30, 70-40, chiudendo di fatto la gara e frustrando ogni velleità dei padroni di casa. A tradire Utah è il bambino-prodigio (e candidato rookie dell’anno) Donovan Mitchell: quando segna una tripla a 35 secondi dalla fine del terzo quarto, il canestro vale per i punti n°3, 4 e 5 della sua partita (saranno 10 alla fine, con un pessimo 4/16 al tiro). Prima di allora tanti errori in una serata assolutamente da dimenticare, tanto per lui, che per la sua squadra, che deve anche fare a meno di Derrick Favors, che si gira una caviglia, è costretto a uscire e non ritorna in campo. Houston allora non deve far altro che amministrare il vantaggio costruito nel primo tempo, che aumenta fino al +38 sull’85-47 con cinque minuti da giocare nel terzo quarto: sugli scudi Eric Gordon, autore di 25 punti dalla panchina frutto di un ottimo 8/13 al tiro con 4 triple a segno, un Clint Capela da 11 punti, 8 rimbalzi ma soprattutto 4 stoppate e un Chris Paul da 15, 7 rimbalzi e 6 assist. I Rockets non tirano neppure particolarmente bene da tre punti (11/36, sotto il 31%) ma hanno il 48% abbondante dal campo e costruiscono canestri più facili, come testimoniato dai 26 assist (contro i soli 17 degli avversari) ma anche dal doppio del numero di punti ottenuti in contropiede (20-10). Chris Paul e compagni hanno cura del pallone (solo 9 perse, di cui 4 di Nene Hilario e 3 di Capela) mentre approfittano delle 16 perse dei Jazz per mettere a referto 19 punti. Tra i padroni di casa il migliore è Royce O’Neal, che si batte come un leone e chiude con 7/10 dal campo per 17 punti: ne aggiunge 14 dalla panchina Alec Burks, e Utah vede due soli altri giocatori in doppia cifra, Rudy Gobert autore di 12 punti e 9 rimbalzi e il Mitchell impreciso al tiro di cui sopra. Houston si riprende facilmente il vantaggio del fattore campo nella serie e ora aspetta gara-4 domenica con l’idea di provare a indirizzare definitivamente la sfida, per guadagnarsi il primo match point già in gara-5 tra le mura amiche.