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Playoff NBA 2018, Cleveland-Toronto 105-103: Ancora una volta LeBron James! 3-0 Cleveland nella serie

NBA

LeBron James segna il secondo buzzer beater dei suoi playoff e regala così il terzo successo ai Cavaliers nella serie contro i Raptors, al termine di un’altra super prestazione da 38-6-7: Toronto, sotto 3-0, è ormai a un passo dall’eliminazione

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Cleveland Cavaliers-Toronto Raptors 105-103

Da qualche tempo a questa parte, ogni volta che tocca scrivere dei Cleveland Cavaliers, si ha sempre l’impressione di riprodurre lo stesso titolo. “Super”, “Incredibile”, “Pazzesco”, “Leggenda”; questi i termini inevitabilmente più abusati. In effetti diventa sempre più complesso trovare superlativi adatti per descrivere la stagione e il dominio di LeBron James in questi playoff; un giocatore che letteralmente ogni sera dipinge un nuovo quadro da aggiungere alla sua collezione privata. Un atleta in grado di spostare sempre più in alto l'asticella, rendendo sempre più incredibile ogni suo gesto (sì, ritornano gli stessi aggettivi). Il n°23 dei Cavaliers trascina così i vice-campioni NBA nella prima gara in Ohio della serie (i Raptors hanno fatto una fatica bestiale in regular season per conquistare il fattore campo, ma nei giorni scorsi nessuno si è accorto del fatto che si giocasse all’Air Canada Center), chiudendo con 38 punti, sei rimbalzi, sette assist e il canestro di tabella sulla sirena. Tyronn Lue questa volta non ha dovuto neanche chiamare il timeout o avanzare la rimessa. Ha lasciato che ci pensasse lui, che si gestisse al meglio gli ultimi otto secondi, decidendo lui quale avversario puntare e mettere al tappetto con l'ennesimo canestro fuori equilibrio della serie contro i Raptors. Questo è il secondo buzzer beater realizzato negli ultimi dieci giorni di playoff da James, quello che costringe a riaggiornare tutti i record che avevamo tirato fuori dal cassetto la scorsa settimana. L’unico giocatore negli ultimi quindici anni (da quando ha messo piede nella lega in sostanza) ad aver realizzato più di un buzzer beater nella stessa post-season. E il conto totale si aggiorna in suo favore anche nei confronti di Michael Jordan, portando a 5 vs. 3 il numero di canestri realizzati in carriera ai playoff nel momento in cui si accendere la luce rossa sul tabellone. "Io vivo per godere di questi momenti, tutto il mio sforzo è finalizzato a questo – racconta James a fine partita -, provare a essere sempre in grado di scendere in campo e dare qualcosa alla squadra, aiutarla a vincere. I miei compagni si fidano di me, è l’unico modo per far sì che questo accada". Come successo contro i Pacers, tutta la panchina dei Cavaliers si è subito riversata addosso a lui per abbracciarlo (questa volta è stato Kevin Love ad acciuffarlo da sotto per fargli spiccare il volo stile Titanic), prima che James salisse di nuovo sul tavolo a bordocampo. In piedi, a godersi urlante la gioia e la festa della sua gente.

Toronto, contro LeBron non c’è niente da fare

Come al solito, di fronte a prestazioni e giocate di questa portata, tutto passa in secondo piano, a partire dal contributo dei compagni. Kevin Love ad esempio, confermato da Tyronn Lue come centro titolare (in un quintetto di tiratori con Hill, Smith e Korver), risponde con un’altra super partita da 21 punti e 16 rimbalzi, diventando così uno dei quattro giocatori nella storia dei Cavaliers ad aver più di una partita ai playoff con almeno 20 punti e almeno 15 rimbalzi (LeBron è primo anche in questa graduatoria, inutile sottolinearlo). Giornata no al tiro per J.R. Smith, che chiude con 0 punti e soli due tentativi dal campo, molto meno in palla di un Korver da 18 punti e 4/6 dall’arco. I cinque titolari più Jeff Green sembrano essere il nucleo su cui Cleveland ha deciso di puntare tutto, in una corsa che con un LeBron James del genere potrebbe proseguire ancora a lungo. Chi invece sembra essere giunto a conclusione con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia è Toronto, per il terzo anno consecutivo inciampata sull’ostacolo LeBron. “Lottare, gettarsi nella mischia e provare alla disperata”, queste le previsioni in vista di gara-4 da parte di Kyle Lowry, il miglior realizzatore dei Raptors con i suoi 27 punti e 7 assist. DeMar DeRozan invece è venuto meno, disfunzionale nei 28 minuti trascorsi sul parquet chiusi con 3/12 al tiro, soli otto punti a referto e un eloquente -24 di plus/minus. Con lui seduto a guardare, Toronto si è riportata in partita, ben consapevole però di non poter fare poi molto senza i canestri del suo leader: “Abbiamo cercato di coinvolgere anche altri giocatori, provando a trovare canestri che non sono arrivati. Siamo molto abbattuti”, le laconiche parole di coach Casey, consapevole che da un 3-0 in una serie playoff non ha mai recuperato nessuno. E questi Raptors non sembrano attrezzati, a differenza di James,  a entrare nella leggenda.