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NBA, Steve Clifford nuovo allenatore degli Orlando Magic

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La franchigia della Florida ha deciso di affidare la panchina all'ex allenatore di Charlotte, che aveva già servito come assistente sotto Stan Van Gundy dal 2007 al 2012. A lui il compito di riportare in alto una squadra che non fa i playoff da sei anni consecutivi

Una delle tre panchine libere in NBA ha trovato un nuovo padrone. Come riportato da ESPN, gli Orlando Magic hanno deciso di assumere Steve Clifford come capo-allenatore, trovando un accordo per un contratto da quattro anni. Il 56enne ex allenatore degli Charlotte Hornets è stato ritenuto dalla proprietà della famiglia DeVos e dal capo della dirigenza Jeff Weltman come l’uomo giusto per guidare la squadra con la combinazione di capacità tattiche, di insegnamento e di disciplina per un roster giovane. Per Clifford si tratta di un ritorno, visto che ha già allenato in Florida come assistente di Stan Van Gundy dal 2007 al 2012, ma si prende il rischio di una panchina che nelle ultime sette stagioni ha visto passare cinque allenatori diversi. A Orlando troverà un roster giovane che ripone le sue maggiori speranze in Aaron Gordon (restricted free agent nel corso di questa estate) e in Jonathan Isaac, reduce da una stagione da rookie piagata da un problema alla caviglia, ma che per il resto scarseggia di talento. Nelle ultime sei stagioni i Magic non hanno mai chiuso sopra l’11° posto nella Eastern Conference, chiudendo l’ultima annata con un record di 25-57. Ciò nonostante Orlando sceglierà solamente alla numero 6 del prossimo Draft, e il giocatore che arriverà sarà per forza di cose un punto fermo della ricostruzione della squadra supervisionata da Weltman e allenata da Clifford, che già cinque anni fa avevano parlato per la panchina dei Milwaukee Bucks prima che Charlotte offrisse il posto di capo-allenatore. Nelle sue cinque stagioni alla corte di Michael Jordan l’allenatore ha conquistato per due volte i playoff, chiudendo però con un record negativo (196-214) di cui le ultime due identiche per 36-46. Nel corso dell’ultima stagione, in particolare, Clifford ha dovuto saltare 21 partite per problemi di salute quali sintomi di privazione del sonno e gravi emicranie, ma sembrano essere ormai del tutto superati dopo aver riorganizzato la propria dieta e attività fisica. Ora viene la parte difficile di riportare alla rispettabilità una franchigia che da quando ha perso Dwight Howard ha avuto ben poche soddisfazioni.