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NBA, LeBron James non perde tempo: primo meeting con i Sixers (ma lui non ci sarà)

NBA

Il n°23 dei Cavs non parteciperà in persona ma il suo agente Rich Paul e lo staff che cura gli interessi del giocatore si vedranno in giornata con Brett Brown e la proprietà di Philadelphia. Che così ottiene qualcosa finora negato ai Cavs: un meeting faccia a faccia

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LeBron James non ci sarà – aveva già annunciato di voler tenere un profilo il più basso possibile in questa free agency – ma in fondo poco conta: quello che interessa di più è che a neppure 24 ore dal via della free agency la prima squadra a ottenere un incontro di persona con il suo agente Rich Paul e lo staff del n°23 dei Cavs sono i Philadelphia 76ers. A loro James ha scelto di dare udienza, un qualcosa di invece negato ai Cavaliers stessi, informati del fatto che i rapporti tra lo staff del giocatore, il giocatore stesso e la franchigia saranno – almeno per il momento – telefonici. Incontrare di persona il “re”, o almeno i suoi rappresentanti al tavolo degli affari, sembra diventato l’obiettivo n°1 di diverse franchigie (l’ultima ad avanzare tale pretesa, i Denver Nuggets) ma per il momento l’impressione è che Sixers e Lakers potrebbero essere le due realtà che avranno la chance di presentare personalmente la loro offerta. Che dal punto di vista economico, per quello che riguarda proprio Philadelphia e Los Angeles, sarebbe identica nell’importo totale dell’accordo di quattro anni che le regole NBA impongono loro (152 milioni di dollari), ma che presenterebbe una importante differenza: la tassazione. Grazie a un regime fiscale alquanto più morbido in Pennsylvania che in California, a parità di contratto quadriennale firmando per i Sixers LeBron James si metterebbe in tasca circa 11 milioni di dollari netti in più rispetto a quanto guadagnerebbe da Lakers. In attesa di vedere se anche i gialloviola – che in questi giorni possono contare anche sul vantaggio di avere James in città – riusciranno a strappare un incontro con Rich Paul e soci (o magari col giocatore stesso), Philadelphia è pronta a calare in massa su Los Angeles (attesi i due proprietari Josh Harris e David Blitzer, insieme all'allenatore/gm a tempo Brett Brown) per mettere sul tavolo tutte le carte a loro favore (gioventù, talento, l’idea stessa di restare in una Eastern Conference considerata più abbordabile). Già da domani si potrebbe sapere qualcosa di più sul futuro del free agent più inseguito di questa estate 2018.