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Mercato NBA, Mario Hezonja sbarca ai Knicks e cita Sinatra: "Voglio essere parte di questa città"

NBA

Un anno di contratto a 6.5 milioni di dollari: la quinta scelta assoluta del Draft 2015 riparte da New York, ma nel giorno sbagliato. Difficile pensare infatti di rovinare la passerella a LeBron James e al suo trasferimento ai Los Angeles Lakers

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L’avventura in NBA di Mario Hezonja continua. E questa, per i cultori del genere, è già una buona notizia. Il talento croato, dopo gli anni trascorsi agli Orlando Magic, ha raggiunto un accordo con i Knicks che hanno deciso di scommettere per una stagione su di lui: 6.5 milioni di dollari per i prossimi 12 mesi; quelli in cui dovrà dimostrare di essere fatto di una pasta ben diversa da quella messa in mostra nei suoi primi tre anni nella Lega. Scelto alla n°5 del Draft 2015 dalla franchigia della Florida, Hezonja non ha mai trovato continuità di rendimento, anche a causa della situazione molto particolare vissuta ai Magic in queste stagioni. Dopo aver cambiato cinque allenatori negli ultimi quattro anni a Orlando, il croato spera che coach David Fizdale sia l’uomo ideale per disegnare attorno a lui un ruolo funzionale in una squadra che deve ripartire da zero. I Knicks hanno battuto la concorrenza delle varie Portland, Sacramento e Memphis proprio perché lo stesso Hezonja spera di trarre benefici dalla direzione tecnica dell’ex allenatore dei Grizzlies. I Magic infatti avevano deciso nelle settimane scorse di declinare la team option prevista dal suo contratto da rookie, liberandolo sul mercato dei free agent. Non appena è stata resa nota la notizia, è stato lui stesso a cinguettare il suo passaggio ai Knicks citando la più famosa delle canzoni di Frank Sinatra dedicata a New York e aggiungendo una sua foto da ragazzino che non lascia dubbi sulle sue preferenze: “Start spreading the news” è l’attacco del suo tweet, sottolineando poi come voglia diventare parte della città. Insomma, difficile trovare un modo migliore di presentarsi, tanto che anche Adrian Wojnarowski preso alla sprovvista (inizialmente aveva parlato di Portland e non di New York), ha sottolineato come “non avrebbe potuto trovare delle parole migliori”. Un botta e risposta simpatico sui social, chiuso con il saluto di Hezonja che scherzosamente chiede scusa a Woj e sottolinea come non fosse sua intenzione “rovinare la parata di LeBron”. Tranquillo Mario, non se n’è accorto nessuno. Tutte le attenzioni sono rivolte da un’altra parte, almeno per ora.