Un giornalista del New York Times ha rivelato che la nuova squadra di LeBron James avrebbe potuto prendere DeMarcus Cousins a un prezzo simile a quello di Golden State, ma i gialloviola hanno preferito dire no. E Cousins, intanto, non ha perso l'occasione di tirare una frecciata ai New Orleans Pelicans...
Nel giorno successivo alla sorprendente decisione di DeMarcus Cousins di unirsi ai Golden State Warriors, il resto della lega si interroga su come sia potuto succedere che un giocatore del suo calibro sia potuto finire nella squadra che ha vinto gli ultimi due titoli. Per la verità ci sono una lunga serie di circostanze che hanno portato a questa decisione, tra cui ovviamente spicca il grave infortunio al tendine d’Achille che ha raffreddato l’interesse nei suoi confronti da parte della maggior parte della lega. Però non è proprio vero che Cousins non ha ricevuto offerte, come dichiarato da lui in un pezzo su The Undefeated (“Ero incaz…o come una belva. […] È stato offensivo non ricevere un’offerta. Ma capisco, mi ero preparato per questa eventualità”): secondo quanto scritto dall’affidabilissimo Marc Stein del New York Times, i New Orleans Pelicans dopo il suo infortunio e prima della fine della stagione avevano proposto un rinnovo di due anni attorno ai 40 milioni di dollari complessivi. Quando quell’offerta è stata rifiutata da Cousins – ritenendola evidentemente “offensiva” e portandolo probabilmente a togliere il like alla squadra su Instagram –, i Pelicans hanno ritirato la proposta e non l’hanno più rimessa sul tavolo, provocando l’ira di “Boogie”. Tra le chiamate fatte di prima mattina dal vulcanico centro, però, non c’era solo quella fatta al General Manager dei Golden State Warriors Bob Myers: secondo quanto riportato da Stein, i Los Angeles Lakers avevano la possibilità di firmare Cousins per un contratto simile a quello accettato con gli Warriors, ma questa volta sono stati i gialloviola a dire di no dopo aver messo sotto contratto Rajon Rondo ed essersi già impegnati con JaVale McGee, Lance Stephenson e Kentavious Caldwell-Pope oltre che con LeBron James. Sarà interessante capire se la decisione di rinunciare a Cousins tornerà a tormentare i Lakers oppure se si rivelerà la scelta corretta.
Cousins non perdona: ringrazia la città e i tifosi, ma non i Pelicans
Quello che è certo è che la maggioranza dell'ira di Cousins è per i New Orleans Pelicans, rei di non avergli voluto offrire il contratto che pensava di meritarsi. I Pelicans erano l'unica squadra per i quali era esclusivamente una questione di soldi, visto che avrebbero potuto offrirgli più denaro di chiunque altro, ma dopo aver ritirato quella offerta da 40 milioni hanno preferito fare un passo indietro, fiondandosi su Julius Randle non appena ce n'è stata l'opportunità (e con il supporto a quanto pare attivo di Anthony Davis nel reclutamento). Fatto sta che questa scelta non è piaciuta per niente a Boogie, che sui social network ci ha tenuto a ringraziare "la CITTA' e i TIFOSI di Nola", ma mettendo in maiuscolo quelle due parole proprio per evitare di menzionare la franchigia o i suoi compagni di squadra. Manca ancora qualche settimana alla pubblicazione dei calendari della prossima stagione, ma fatevi un appunto per ricordarvi di controllare il primo incontro tra Warriors e Pelicans da dicembre/gennaio in poi...