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Mercato NBA: OKC-Carmelo Anthony, divorzio vicino: i Thunder risparmiano così più di 100 milioni di dollari

NBA

L'ex All-Star dei Knicks e OKC sono sempre più vicini all'addio, dopo la modesta stagione del n°7 con la maglia Thunder. Una scelta tecnica e soprattutto economica, che permette alla squadra di Westbrook&George di evitare di pagare un bel po' di tassa di lusso

La notizia era già nell’aria da qualche giorno, dopo che il rinnovo multimilionario di Paul George (insperato, ma salutato con grande gioia), quello al minimo salariale di Raymond Felton e la conferma meritata di Jerami Grant avevano fatto schizzare il cap dei Thunder ben oltre i 300 milioni di dollari complessivi. Troppi per non dare una sforbiciata a quanto di costoso e improduttivo è tutt’ora presente nel roster di OKC. Per questo la scelta di Carmelo Anthony di esercitare l’opzione prevista dal suo contratto e di incassare 27.9 milioni nella prossima stagione era stata vista dalla dirigenza dei Thunder come un macigno troppo pesante da trascinare a livello economico per il prossimo anno, tenendo conto del mediocre rendimento fornito nell’ultima stagione da un Anthony da 11.8 punti di media ai playoff (con il 37% dal campo e il 21% dall’arco). Tutti si aspettavano un passo avanti che invece non è arrivato, con la direzione tecnica della squadra sempre più deputata al trio Westbrook-George-Adams, mentre le lamentele per il suo ruolo marginale in campo sono proseguite senza soluzione di continuità. In squadra, e soprattutto a libro paga, non c’è dunque molto spazio per l’ex All-Star dei Knicks. Per tutte queste ragioni quanto riportato da ESPN è soltanto diretta conseguenza di un ragionamento da molti già messo in preventivo: i Thunder e lo staff di Anthony stanno lavorando alla soluzione migliore per dirsi addio senza scontentare nessuno. Il n°7 infatti vuole risolvere il prima possibile, in maniera tale da diventare una pedina appetibile sul mercato e cercare una nuova sistemazione in tempi brevi (Lakers e Rockets sono spettatori molto interessati degli sviluppi della vicenda). L’agente di Anthony, Leon Rose, da tempo amico e molto vicino al GM dei Thunder Sam Presti, sta valutando le varie opzioni insieme alla dirigenza di OKC. Sul piatto infatti c’è sia la possibilità di spalmare il contratto di Anthony, o in alternativa di aggiungere a questo anche il buyout che libererebbe subito il giocatore sul mercato, rendendolo un free agent che può andare alla ricerca di un nuovo accordo (come accaduto nel caso di Dwight Howard nelle scorse ore).

Thunder, una scelta inevitabile dal punto di vista economico

Oltre alle ragioni tecniche però, OKC è stata costretta in queste ore a tirare le somme e rinunciare a un giocatore come Anthony dopo aver superato nelle ultime ore la cifra record di 300 milioni di dollari tra salari e tasse. I Thunder infatti sfiorano al momento i 160 milioni come somma dei contratti sottoscritti; più di 36 milioni oltre la soglia che costringe le squadre a pagare un dollaro di penale per ognuno dei verdoni di troppo spesi. A questo poi si aggiunge il fatto che i Thunder fossero già oltre il limite in tre delle ultime quattro stagioni, cadendo dunque nella casistica che prevede l’intervento della repeater tax, che rende ancora più aspre le sanzioni. In sostanza dunque il totale di tasse da pagare supera i 150 milioni di dollari, portando al momento a 311 il conto totale. La rinuncia a Carmelo Anthony invece cambierebbe drasticamente (e in meglio) lo scenario per i Thunder, risparmiando almeno 90 milioni di dollari. Spalmare il suo contratto su tre anni infatti permetterebbe a OKC di far pesare il suo contratto soltanto per 9.3 milioni, facendo scendere da 150 a 60 milioni il computo totale delle tasse da versare. Una cifra che sale a 107 milioni risparmiati complessivi se si tiene conto della dilazione dell’onere contrattuale sottoscritto con Anthony. Una mossa necessaria dunque per far respirare i conti dei Thunder e che renderà libero sul mercato un pezzo da novanta come l’All-Star dei Knicks. Un divorzio necessario e che le entrambi le parti sperano possa essere felice.