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NBA, Luke Walton chiede consigli a Tyronn Lue su come allenare LeBron James

NBA

L'allenatore dei Cleveland Cavaliers ha rivelato come l'attuale coach dei Los Angeles Lakers lo abbia contattato chiedendogli consigli su come gestire il talento e la personalità del Re: "Gli ho detto di dimenticarsi quello che si dice e si scrive di lui: ha migliorato chiunque gli sia stato intorno"

OFFESE SUL MURALES DI LEBRON A L.A.: "NON TI VOGLIAMO, NON SEI UN RE"

È passata solo una settimana dal passaggio di LeBron James ai Los Angeles Lakers e mancano ancora diversi mesi al suo esordio in maglia gialloviola, per coach Luke Walton è già tempo di mettersi al lavoro. L’obiettivo numero uno è capire come far rendere al massimo la sua nuova superstar, anche perché le aspettative sono improvvisamente cambiare: da squadra di giovani di belle speranze, ora un po’ tutti si aspettano che i Lakers facciano il salto di qualità, diventando quantomeno una squadra da playoff nella competitiva Western Conference. Per riuscirci, però, ci sarà bisogno della miglior versione possibile di LeBron James e per questo Walton ha deciso di muoversi per tempo, contattando due suoi vecchi amici (Richard Jefferson e Channing Frye, entrambi studenti di Arizona come lui) che hanno diviso lo spogliatoio con LeBron e un’altra persona che lo conosce molto bene: il suo ex allenatore Tyronn Lue. Il coach campione nel 2016 condivide con Walton l’amicizia comune di Brian Shaw (attualmente suo assistente allenatore a L.A.), e i tre si sono incontrati per una colazione a Las Vegas nei giorni scorsi per parlare di come allenare uno come James. “Quando mi ha chiamato dopo la firma mi ha detto ‘Ho già pronte carta e penna: dimmi come si fa’” ha raccontato Lue. “La cosa più importante che ho voluto dirgli è che, al contrario di tutta la me…a che viene scritta su di lui – che è duro con i suoi allenatori, che rende la vita difficile alla sua organizzazione –, LeBron non è per niente uno del genere. A rendere tutto più difficile è lo zoo di media che viene a crearsi da fuori. Ma le persone del suo giro – Maverick Carter, Randy Mims – sono tutti dei professionisti e non creano problemi, così come LeBron si comporta nella giusta maniera. Tutti quelli che sono stati attorno a lui sono stati aiutati e sono migliorati per via della sua presenza. Ha grandi aspettative per tutti quelli che lo circondano, ma è aperto a fare dei tentativi e a commettere degli errori. Lui stesso è un motivo enorme per quello che sono oggi”.

Da Spoelstra a Lue, i segreti per trattare con LeBron James

In effetti Lue come allenatore gli deve quasi tutto, visto che senza la sua intercessione difficilmente avrebbe fatto tre finali NBA in tre anni (quattro considerando anche quella da assistente di David Blatt). Ed esattamente come Walton, anche Lue aveva fatto diverse chiamate non appena era stato promosso a capo-allenatore dei Cavs, in particolare al coach dei Miami Heat Erik Spoelstra. “Parlare con Spo mi ha aiutato perché non sapevo cosa aspettarmi” ha raccontato. “Spo ha vinto dei titoli con lui e per questo mi ha spiegato quali sono le cose che gli piacciono, quelle che non gli piacciono, quali sono i suoi punti di forza, come ha dovuto utilizzarlo in certe situazioni. Per me è stato importante, anche perché la mia transizione è stata velocissima. Per Luke sarà più semplice perché avrà tutta l’estate per conoscerlo e mettere tutto in ordine nelle cose che vuole fare. Io ho fatto tutto al volo: un giorno ho preso il lavoro, il giorno dopo stavo allenando in partita. Non ho avuto la possibilità di vedere come potevano funzionare le cose, di sedermi con lui e discutere di tutto quanto”. Walton diventa così il sesto allenatore ad avere la possibilità di allenare James dopo Paul Silas, Mike Brown, Spoelstra, Blatt e Lue, ma avrà da subito una certa pressione addosso: per quanto la proprietaria Jeanie Buss sia sempre saldamente al suo fianco, bisogna comunque ricordare che Walton non è stato scelto dalla coppia Magic Johnson-Rob Pelinka, ma ereditato dalla gestione precedente. E già nella scorsa stagione, dopo un inizio balbettante, erano iniziate a circolare delle voci su un suo possibile licenziamento. Sarà un’annata fondamentale anche per il suo futuro: avere LeBron James dalla propria parte conquistandone la fiducia sarà il primo passo fondamentale.