Dopo un lungo tira e molla, il centro svizzero ha trovato l'accordo con gli Houston Rockets per rimanere in Texas: il rinnovo da 90 milioni in 5 anni rende felici tutti, a partire da coach D'Antoni che potrà contare su di lui per dare la caccia al titolo
Anche l’ultimo pezzo “grosso” del domino del mercato NBA è caduto: il free agent più importante rimasto senza contratto, vale a dire Clint Capela, ha trovato l’accordo per rimanere agli Houston Rockets, firmando un rinnovo da 90 milioni di dollari in cinque anni, come riportato da ESPN. Il contratto contiene anche 1.5 milioni di bonus facilmente ottenibili e altri 500.000 dollari di più difficile realizzazione. Si conclude così anche l’ultima telenovela di questa free agency, con i Rockets che tengono un pezzo chiave del loro puzzle come il 24enne centro svizzero senza superare i 20 milioni di stipendio annui e senza rischiare un suo possibile addio tra un anno, cosa che sarebbe potuta succedere nel caso in cui il giocatore avesse preso la qualifying offer da 4.3 milioni. Il giocatore, invece, si assicura il primo contrattone della carriera, mettendosi al riparo da possibili infortuni e sistemando diverse generazioni di Capela a venire continuando a giocare per il titolo fintanto che James Harden (sotto contratto fino al 2023) e Chris Paul (appena rinnovato con un quadriennale) rimarranno in squadra ad alzargli palloni sopra il ferro. Con i tre in campo, infatti, i texani hanno avuto un record di 42 vittorie e 3 sconfitte in regular season, arrivando a una sola vittoria dall’eliminare i futuri campioni dei Golden State Warriors. E chissà cosa sarebbe successo se CP3 non si fosse infortunato alla fine di gara-5, lasciando i Rockets primi di una delle loro due punte offensive. I Rockets potrebbero presto aggiungerne una terza in Carmelo Anthony, atteso a risolvere in fretta il suo contratto con gli Atlanta Hawks per accasarsi proprio a Houston. Senza di lui il monte salari della squadra è già a 136 milioni di dollari, il quarto più alto dietro quelli di Oklahoma City, Golden State e Toronto, con una luxury tax da 21.4 milioni con 11 contratti garantiti e due non garantiti (Michael Carter-Williams and Zhou Qi). Aggiungere anche Anthony comporterebbe un’ulteriore spesa di 3.8 milioni tra contratto e luxury, ma al General Manager Daryl Morey rimangono comunque 4.5 milioni di eccezione salariale per poter fare ancora qualcosa con un roster che punta chiaramente al titolo NBA – sia nel presente che nell’immediato futuro, grazie al rinnovo di Clint Capela.
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