A New York faranno le valutazioni mediche nelle prossime settimane, ma il rischio che il talento lettone resti fuori a lungo è concreto: "Non forzeremo il rientro e non metteremo a repentaglio il futuro della franchigia: tornerà in campo quando starà bene"
Kristaps Porzingis è tornato a New York e questa è già una notizia. Dopo tanti mesi passati a casa in Lettonia (e in giro per l’Europa) a fare riabilitazione, nelle scorse ore il n°6 dei Knicks si è presentato al centro medico dei newyorchesi per sottoporsi nei prossimi giorni ai controlli di rito. La preoccupazione di tutti infatti è capire quanto tempo ci vorrà per ritornare abile e arruolabile dopo la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro che lo ha messo ko dallo scorso febbraio: “Il nostro obiettivo è quello di non fare nulla che metta a repentaglio il futuro di Porzingis – sottolinea il presidente Steve Mills durante un incontro con alcuni tifosi – lui è uno dei giocatori cardine e fondamentali della nostra squadra. È tornato in città e nei prossimi giorni faremo tutti gli accertamenti del caso, pianificando poi la scansione migliore per permettere il suo rientro in squadra. Ma ripeto, non faremo nulla per mettere a rischio il futuro dell’intera franchigia”. Parole volutamente d’attesa rispetto a un possibile rientro in campo del lettone, che potrebbe essere rimandato anche direttamente alla stagione 2019/20. Il nuovo allenatore dei Knicks David Fizdale e il suo staff sono andati in Lettonia nei mesi scorsi a fare visita a Porzingis, raccontando come lui voglia tornare a far parte del gruppo. Mills invece non è mai volato in Europa, ma ha sottolineato di aver avuto “un contatto costante con lui, fatto di telefonate e messaggi”. “Porzingis si sente coinvolto nel nostro progetto, siamo in ottimi rapporti con lui”, commenta per allontanare ogni tipo di polemica. La situazione però resta complicata, non tanto e non solo a livello fisico: la sua assenza infatti potrebbe pesare un bel po’, rallentato il processo di ricostruzione di una franchigia a caccia di una nuova identità. Al tempo stesso la questione contrattuale potrebbe ripresentarsi con prepotenza nei prossimi mesi: Porzingis al momento ha un accordo da 5.6 milioni di dollari, ultimo anno garantito dal suo contratto da rookie che per la stagione 2019/20 mette a disposizione dei Knicks una qualyfing offer da 7.5 milioni. Una cifra risibile per il talento visto sul parquet negli anni passati, nonostante l'incognita della resa fisica che renderà sicuramente complicata la trattativa dei prossimi mesi.
