Il centro dei Detroit Pistons chiude con 31 punti e 16 rimbalzi nel successo sul campo degli OKC Thunder. La prima scelta assoluta dell'ultimo Draft chiude con una doppia doppia da 21+15 contro i New Zealand Breakers. Successo dei Knicks nel derby contro i Nets, i Bucks strapazzano i Bulls grazie ad Antetokounmpo
Oklahoma City Thunder-Detroit Pistons 91-97
Con Russell Westbrook ancora fermo ai box e Paul George tenuto a riposo, gli occhi di tutti a Oklahoma City erano puntati sul debutto di Dennis Schroeder in cabina di regia. E il playmaker tedesco ha provato a fornire la sua miglior interpretazione del ruolo, chiudendo con cifre Westbrookiane nel bene (21 punti, 5 rimbalzi, 9 assist) e nel male (5/16 al tiro, pur tirando 2/3 da tre e 9/9 ai liberi). L’ex Atlanta ha mostrato subito una buona chimica con Steven Adams, autore di 17 punti e 12 rimbalzi (di cui 9 in attacco), ma una volta tolti i titolari dei padroni di casa sono emersi gli ospiti, trascinati in particolare da Andre Drummond. Il centro di coach Dwane Casey ha dominato la sfida chiudendo con 31 punti e 16 rimbalzi, e pur senza regalare nessun assist (la grande novità della scorsa stagione), ha tentato ben tre conclusioni da tre punti, una novità che potrebbe essere replicata in regular season. Insieme a lui anche altri tre giocatori in doppia cifra, pur senza poter contare su Blake Griffin e Reggie Jackson.
Milwaukee Bucks-Chicago Bulls 116-82
Più che per i nuovi volti in campo, l’interesse di tutti a Milwaukee era per lo stile di pallacanestro che i Bucks di Mike Budenholzer avrebbero mostrato sul parquet. E le prime risposte sono state molto incoraggianti: complice la tremenda difesa dei Chicago Bulls, i padroni di casa hanno fatto più o meno quello che hanno voluto, cavalcando le prestazioni di Eric Bledsoe (16 punti, 9 rimbalzi, 6 assist in 21 minuti) e ovviamente Giannis Antetokounmpo. A The Greek Freak sono bastati 22 minuti e mezzo per accumulare 19 punti, 13 rimbalzi e 5 assist, pur avendo qualche problema ai tiri liberi (4/10), mentre a testimoniare la distanza tra le due squadre c’è il pazzesco plus-minus di Khris Middleton: +39 in soli 20 minuti sul parquet ad accompagnare i suoi 15 punti. In casa Bulls c’è davvero poco da salvare: 17 punti per Bobby Portis e 10 per Kris Dunn, unici a toccare la doppia cifra in una serata in cui Jabari Parker ha tirato 1/12 contro la sua ex squadra e Zach LaVine non ha fatto molto meglio con 3/10. Sarà una stagione lunga a Chicago.
Phoenix Suns-New Zealand Breakers 91-86
Seconda partita e seconda prestazione convincente per Deandre Ayton, che pur contro una concorrenza non NBA – avversari di serata i New Zealand Breakers di Aukland, di cui è co-proprietario l’ex Suns Shawn Marion – si è dimostrato ancora una volta il miglior giocatore in campo. La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft ha realizzato 21 punti, 15 rimbalzi, 3 assist e 3 stoppate in quasi 34 minuti sul parquet, andando in doppia cifra già alla fine del primo tempo. Insieme a lui altri quattro in doppia cifra tra cui i 16 di Trevor Ariza, mentre a dare qualche preoccupazione è il bassissimo minutaggio dato a Dragan Bender, che pur contro una concorrenza di basso livello non è stato schierato per tutto il primo tempo e giocando malissimo nel poco spazio a disposizione, con il peggior plus-minus di squadra (-12) insieme a quello di un altalenante Josh Jackson.
Brooklyn Nets-New York Knicks 102-107
Quella tra Brooklyn e New York non è mai diventata veramente una rivalità come probabilmente avrebbero sperato ai piani alti della NBA, ma un derby rimane sempre un derby – con tutti i suoi personaggi di culto. Uno di questi è di sicuro Allonzo Trier, auto-soprannominatosi su Twitter @Iso_Zo, a sottolineare uno stile di gioco – come dire – piuttosto individualistico. Perfetto quindi per la preseason e per i suoi ritmi: il rookie da Arizona ha chiuso con 25 punti in 26 minuti, spingendo la rimonta dei Knicks insieme a Enes Kanter (22 punti e 20 rimbalzi, 7 in attacco) per recuperare le 15 lunghezze di vantaggio costruite dai Nets. Trier e Kanter sono stati gli unici giocatori in doppia cifra per gli ospiti, mentre la squadra di coach Atkinson ne ha mandati ben sei, guidati dai 15 di Caris LeVert. Inutili però per evitare la prima sconfitta stagionale nei derby.