Dopo aver a lungo discusso delle strampalate teorie di Kyrie Irving riguardo la Terra piatta, Anfernee Simons rilancia e porta avanti con convinzione un'altra convinzione particolare: non è l'acqua a essere bagnata, ma tutto ciò con cui il liquido viene a contatto. Un punto di vista diverso, ma non del tutto nuovo anche nel mondo della fisica
Se David Foster Wallace fosse ancora tra di noi, magari scriverebbe un nuovo capitolo al suo “Questa è l’acqua”, rilanciando l’interrogativo con cui apre una delle sue opere più celebri: “Ci sono questi due giovani pesci che nuotano e incontrano un pesce più vecchio che nuota in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo: ‘Salve ragazzi, com’è l’acqua?’ e i due giovani pesci continuano a nuotare per un po’ e alla fine uno di loro guarda l’altro e fa: ‘Che diavolo è l’acqua?’”. Non ha le branchie e le pinne, ma Anfernee Simons – il nuovo rookie dei Portland Trail Blazers – a quella domanda ha voluto rispondere a modo suo durante una sessione di domande e risposte con i tifosi. “No, l’acqua non è bagnata. Tutto ciò che viene a contatto con essa si bagna, ma l’acqua resta acqua”. Cosa??? Se il giocatore dei Blazers fosse volutamente andato a caccia di un modo per fare notizia, difficlmente avrebbe potuto trovarne uno migliore in questi tempi di comunicazione spesso rumorosa e confusa. Secondo quanto riportato da Planet Science, un punto di vista non del tutto lontano dalla realtà: “L’umidità è il nostro modo di descrivere quello che noi sentiamo quando mettiamo le mani sotto l’acqua. Dire che l’acqua è bagnata è come dire che il fuoco è caldo”. Ok, una distinzione che genera quantomeno un po’ di confusione, confermata anche da altri enti scientifici. Una semplificazione che permette una maggiore fruibilità e gestione delle nozioni, ma a rigor di logica non un ragionamento campato in aria quello di Simons. “L’acqua in quanto tale non è bagnata, ma può far si che gli altri materiali (per lo più solidi) lo diventino”, confermano su UCSB ScienceLine. “L’umidità è la capacità del liquido di aderire a una superficie di diversa consistenza, per quello quando diciamo che qualcosa è bagnato in realtà stiamo sottolineando il fatto che ci sia del liquido a contatto diretto con quel solido”. Un ragionamento a suo modo valido, che riporta però a una domanda più banale, ma inevitabile: perché porsi il problema? Ce lo spiegherà Simons, magari senza intraprendere altre complicate associazioni mentali.