Il leggendario allenatore si è spento a 96 anni nella sua casa in Kansas. Unanime il cordoglio della NBA, da Michael Jordan e Scottie Pippen ("Senza di lui non avremmo mai vinto") a Kobe Bryant, che lo ha ricordato su Twitter
Una triste notizie ha colpito la grande famiglia della NBA. Tex Winter, ex allenatore al college e assistente storico di Phil Jackson a Chicago e a Los Angeles, è deceduto all’età di 96 anni nella sua casa di Manhattan, in Kansas. A darne la notizia è stata Kansas State University, allenata dal coach tra gli anni ’50 e ’60, la prima tappa di un lungo viaggio durato oltre 50 anni nel mondo della pallacanestro. "È con grande tristezza che apprendiamo della morte del leggendario allenatore Fred ‘Tex’ Winter. I nostri pensieri e preghiere per la famiglia Winter" si legge nel tweet. Il nome dell’allenatore sarà legato per sempre alla Triangle Offense, l’attacco triangolo reso famoso dagli 11 titoli NBA vinti da Jackson, di cui era diventato assistente e mentore negli anni ’80, indirizzandolo verso quel sistema offensivo basato sul movimento di uomini e di palla. Nel 1962 Winter pubblicò un libro, "The Triple-Post Offense", diventato di culto nei circoli della pallacanestro di tutto il mondo: un sistema nato dalla sua esperienza come giocatore universitario a Southern California sotto Sam Berry e poi trasferita nella sua carriera da allenatore, tra le quali vanta anche un breve passaggio in NBA agli Houston Rockets nel 1971 per due stagioni. La fama arriva però nel 1985 quando viene assunto a Chicago, accompagnando Jackson in panchina per i sei titoli dei Bulls negli anni ’90 e poi per altri tre a Los Angeles con i Lakers, lasciando la sua impronta anche per quelli del 2009 e del 2010 quando non era più in grado di fare l’assistente. Nel 2011 è stato indotto nella Basketball Hall of Fame di Springfield, pur avendo avuto bisogno di otto tentativi per essere nominato all’Arca della Gloria.
Il ricordo di Michael Jordan e Scottie Pippen: "Senza lui non avremmo vinto"
"Ho imparato tantissimo da Coach Winter: è stato un pioniere e un vero studente del gioco" ha dichiarato Michael Jordan in un comunicato allo Chicago Tribune. "Il suo attacco triangolo è stato fondamentale per i nostri sei titoli con i Bulls. Era un lavoratore instancabile, sempre concentrato sui dettagli e sulla preparazione, oltre che un grande insegnante. Sono stato fortunato a giocare per lui. Le mie condoglianze alla famiglia". Ancora più sentito il ricordo di Scottie Pippen, quasi emozionato nello scrivere di Winter: "Tex è stato il mio più grande critico, ma era anche il mio più grande fan. Era un uomo di fondamentali: movimento di palla + movimento di uomini = successo. Non gli è mai interessato delle individualità. Senza Tex avremmo potuto non vincere neanche un titolo: ci ha insegnato a vivisezionare i nostri avversari in attacco. Avevamo con noi il più grande di sempre [Jordan, ndr], ma è stata la sua conoscenza e il suo attacco ad aiutarci a distruggere le difese. Tex era un perfezionista: insisteva nel farci eseguire con energia, passione e precisione. Indipendentemente dal nostro avversario, voleva sempre il massimo da noi. Tex è stato duro con me all’inizio della mia carriera, ma ha creduto in me e mi ha dato la fiducia necessaria di cui avevo bisogno per far funzionare il triangolo. Mi diceva: 'Non ti sto criticando, ti sto allenando'. Si lascia alle spalle un’eredità enorme: studente del gioco, Hall of Famer, 9 titoli NBA come coach. Mi ha insegnato come essere un miglior giocatore offensivo, come essere paziente in campo, come accettare le critiche, come vincere. Grazie Tex, riposa in pace".
Il messaggio di Kobe: "Non sarei dove sono senza di lui"
Anche Kobe Bryant ha affidato a Twitter il suo ricordo di Winter, con il quale ha condiviso tutti i suoi titoli NBA – direttamente o indirettamente. "Il mio mentore. Mi sono seduto con Tex e abbiamo guardato insieme ogni minuto di ogni partita durante la nostra prima stagione assieme. Mi ha insegnato come studiare ogni dettaglio: è stato un genio della pallacanestro in ogni senso della parola. Mi mancherà tantissimo. Grazie Tex: non sarei dove sono oggi senza di te. Riposa in pace". Una parola, "detail", che è anche diventato il nome della sua serie di video-analisi su ESPN, e che lui tributa direttamente al coach con una citazione dall'universo di Star Wars: "Era lo Yoda del dettaglio".
Coach Kerr: "Quello che facciamo con gli Warriors parte da lui"
Particolarmente sentite anche le parole di coach Steve Kerr prima della sfida di preseason contro i Los Angeles Lakers. "Quello che ha fatto per me, la strada verso cui mi ha indirizzato e la possibilità che mi ha dato a Chicago insieme a Phil Jackson ha cambiato la mia intera vita" ha detto il coach tre volte NBA. "Ho imparato tantissimo sulla pallacanestro da Tex. Ron Adams [assistente degli Warriors, ndr] mi ha detto che Tex sapeva più cose sulla storia del gioco e sui suoi fondamentali di chiunque avesse mai incontrato in vita sua. Mi ritengo fortunato ad aver giocato per lui per cinque anni. Un sacco di cose che facciamo qui con gli Warriors sono sviluppate partendo dalle cose che ho imparato da Tex. E che vita che ha vissuto: un individuo unico nel suo genere che ha toccato tantissime vite. La notizia di oggi è dura da digerire: Tex era una persona speciale per me e per tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui".