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NBA, super Gallinari: 26 punti in tre quarti per il successo contro Oklahoma City

NBA

L'azzurro sfodera la sua miglior pallacanestro (10/16 al tiro con 4 triple a segno) ma coach Rivers lo lascia seduto tutto il quarto quarto quando Tobias Harris si prende il proscenio: 13 dei suoi 25 punti guidano la rimonta dei Clippers nell'ultimo parziale (37-15) che centrano la prima vittoria stagionale

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La partenza dei Clippers e di Danilo Gallinari è di quelle che neanche nei sogni si osa azzardare: l’azzurro segna i primi due punti in schiacciata e poi guida il parziale choc in apertura (16-0, con i Thunder tenuti senza segnare per quasi 4 minuti) con 10 punti, che comprendono anche due centri dalla lunga distanza. OKC rientra anche grazie al contributo di Alex Abrines e Nerlens Noel, due riserve con grande impatto sulla partita e alla fine del primo quarto il vantaggio dei padroni di casa è di 7 punti, 27-20. Come successo nell’esordio stagionale contro Golden State, Paul George si rende protagonista di un primo tempo assai sotto tono, chiuso solo con 4 punti, salvo poi – esattamente come successo nella gara con gli Warriors – esplodere nel terzo, segnando 13 punti e trascinando i suoi davanti. Anche perché, Gallinari a parte (il n°8 losangelino chiude il terzo quarto con 26 punti e 10/16 al tiro, con 4 triple a segno), il resto dei Clippers tira male dal campo e fatica a entrare in partita (i tre dietro – Patrick Beverley, Avery Bradley e la matricola Shai Gilgeous-Alexander – combinano per 2/15). I padroni di casa vanno all’ultimo mini-riposo inseguendo ancora i Thunder, ma sotto solo di 6 punti, 77-71. Gallinari parte in panchina l’ultimo quarto, come normale che sia nelle rotazioni di squadra, ma è curioso come coach Rivers lasci seduto l’azzurro per tutta l’ultima frazione, nella quale l’allenatore di L.A. cavalca un Tobias Harris strepitoso. Il n° 34 dei Clips segna 13 dei suoi 25 punti nel parziale di 24-5 che corona la rimonta dei padroni di casa, che hanno contributi importanti anche da Lou Williams (17 alla fine per lui, pur con brutte percentuali) e da Boban Marjanovic (13 con +15 di plus/minus). Paul George, dopo aver fatto fuoco & fiamme nel terzo quarto, si spegne invece nell’ultimo (solo 3 punti per lui, chiude con 20 punti e 7/27 al tiro) e la sua uscita per 6 falli condanna definitivamente i Thunder, cui non basta un solidissimo Steven Adams che chiude con 17 punti, 18 rimbalzi e 8/11 al tiro.

Male Schröder, domenica torna Westbrook?

La seconda sconfitta su due uscite per la squadra di coach Billy Donovan rende ancora più urgente il recupero di Russell Westbrook, che appare pronto a tornare in campo già a partire dalla prossima gara, quella in calendario domenica contro Sacramento. Anche perché il suo sostituto in quintetto, Dennis Schröder, contro L.A. ha faticato tantissimo: lo testimonia il 2/15 al tiro per gli 8 punti (con 8 assist e 3 perse) in 30 minuti dell’ex point guard di Atlanta. Non è l’unico giocatore del quintetto ad aver bucato la partita (Terrance Ferguson chiude con 1/6 al tiro, tutti da tre punti) gara in cui coach Donovan vede i suoi esibirsi in un pietoso 7/33 dalla lunga distanza, dato che fa la differenza nella gara se paragonato a quello confezionato dai Clippers (11/26 e 42.3% dall’arco). Si salva invece un redivivo Nerlens Noel, che dimostra di poter ritagliarsi un ruolo nel frontcourt dei Thunder (9 punti e 5 rimbalzi in 15 minuti), ma il quarto quarto dei padroni di casa – chiuso con un parziale di 37-15 – travolge tutto e tutti: per i Clippers ci sono il 60% dal campo, il 57.1% da tre punti e quasi l’82% ai liberi. Anche con Danilo Gallinari comodamente seduto in panchina.