NBA, 16 punti per Marco Belinelli ma brutto ko interno degli Spurs contro Indiana

Scherza prima del via coach Popovich, dicendo di rischiare a ogni gara il ricovero in ospedale per colpa della (orrenda) difesa di inizio stagione dei suoi Spurs. Poi si alza la palla a due e gli Indiana Pacers esplodono con un roboante 9/11 da tre punti: il punteggio alla fine del primo tempo è già 62-50 per gli ospiti, che chiudono la serata con il 53% sia dal campo che dall’arco e la bellezza di 34 assist su 46 canestri mandati a bersaglio. “Abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare, in attacco ma specialmente in difesa. Dobbiamo formare certe abitudini che poi ci possono portare alla vittoria”. D’accordo col suo nuovo allenatore anche DeMar DeRozan: “Dobbiamo migliorare nella nostra comunicazione, capire meglio i posti da occupare in campo, le tendenze di ciascuno, la nuova terminologia usata qui”, dice l’ex Raptors. “Questo è un gruppo nuovo, non abbiamo ancora ingranata come vogliamo, né offensivamente che difensivamente. Ma quando accadrà le cose andranno a posto”. Rimane fiducioso DeRozan, autore di 18 punti contro Indiana (il suo minimo in maglia Spurs), ma i texani perdono malamente in casa – loro che hanno il miglior record interno tra tutte le squadre NBA, con 1.270 vittorie sulle 1.700 disputate. Se Victor Oladipo è il miglior marcatore della serata, con 21 punti conditi anche da 9 assist, tante note liete per coach McMillan arrivano dalla panchina: Tyreke Evans manda cinque triple a segno in una serata da 19 punti, 16 li aggiunge Domantas Sabonis ma anche l’ex Corey Joseph (12) e Doug McDermott (10) raggiungono la doppia cifra. Il bilancio nella produzione punti delle second unit è abbastanza impietoso: 59 punti per i Pacers, solo 35 per i nero-argento, con un unico giocatore in doppia cifra uscendo dalla panchina – e quel giocatore è il nostro Marco Belinelli. L’azzurro confeziona una gara solida, da 16 punti con 5/11 al tiro e 2/5 dall’arco: le sue percentuali da tre punti (il 40% contro Indiana, addirittura il 45.5% in questo avvio di stagione) sono in controtendenza con quelle esibite dalla squadra nella sfida contro i Pacers, conclusa dagli Spurs con solo 6/19 dalla lunga distanza.