I Rockets perdono ancora in questo complicato avvio di stagione e trattengono il fiato a causa del problema alla coscia del Barba. I Jazz invece si godono il secondo successo in trasferta e la prima grande prestazione dell'anno di Donovan Mitchell
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Houston Rockets-Utah Jazz 89-100
Perdere in casa la seconda gara stagionale, portarsi sull’1-3 di record e confermare il pessimo stato di forma non è l’aspetto peggiore della serata dei Rockets; battuti a domicilio dai Jazz (terza squadra nella storia NBA a partire 0-2 in casa dopo aver vinto la propria Conference, Suns 2005/06 e i Bulls 1998/99 le altre due). A preoccupare non poco Mike D’Antoni e tutta Houston è l’infortunio di James Harden, uscito dal campo a 5 minuti e 19 secondi dal termine, con i texani sotto di sette punti e non più rientrato sul parquet. Un dolore al bicipite femorale sinistro che lo ha costretto a fermarsi nel momento cruciale della sfida: “Non è nulla di serio, davvero nessun problema grave. Domani farò le visite e capiremo meglio”, commenta Harden a fine partita (29 punti, 10/19 dal campo e sette rimbalzi per il Barba), dopo che lo scorso anno per un fastidio simile era stato costretto a saltare sette partite a gennaio. “Nulla a che vedere con il dolore della passata regular season, è stato un riposo precauzionale”. A Houston lo sperano davvero, costretti a non schierare Chris Paul ancora squalificato e incapaci di andare oltre gli 89 punti segnati, tirando con il 40% dal campo in una serata complicata quando si è trattato di trovare il fondo della retina. Chi invece ha ritrovato la mira dopo un avvio di stagione in altalena in quanto a percentuali e rendimento è Donovan Mitchell, protagonista con i suoi 38 punti e sette assist, arrivati tirando il 58% dal campo (14/25) e mettendo alle corde la difesa di Houston. Doppia doppia d’ordinanza per Rudy Gobert che chiude con 12 punti e 13 rimbalzi, in una partita che a basso punteggio non poteva che favorire i mormoni: “Ero molto frustrato in questa prima settimana – racconta Mitchell – non tanto per l’aspetto realizzativo, quanto perché non stavo riuscendo a fare le giocate di cui la squadra aveva bisogno”. Il cambio di tendenza farà piacere ai tifosi dei Jazz – volati anche sul +15 a inizio terzo quarto e in pieno controllo della sfida - mentre i Rockets dovranno trovare il prima possibile un nuovo equilibrio, magari provando Carmelo Anthony in quintetto (22 punti e 9/17 dal campo in 39 minuti a gara in corso).