Un battibecco con Enes Kanter è costato a DeMarcus Cousins il primo tecnico e la prima espulsione della sua carriera in maglia Golden State Warriors... ancora prima di fare il suo debutto con i campioni in carica. "Era stato avvertito, ma ha continuato a lamentarsi" la motivazione di Scott Foster
DURANT NE SEGNA 41, GOLDEN STATE SHOW A NEW YORK
GLI WARRIORS NON HANNO DIMENTICATO L'INNO DI FERGIE: IN SPOGLIATOIO SI BALLA
Verrebbe da dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Nella partita contro i New York Knicks, DeMarcus Cousins è riuscito a farsi espellere anche senza mettersi addosso neanche la divisa per il riscaldamento, venendo mandato negli spogliatoi già nel primo quarto. La sua colpa è quella di essersi preso a male parole con Enes Kanter, un altro che non si è mai tirato indietro quando c’è da aprire la bocca: i due avevano cominciato a beccarsi già ore prima dell’inizio della partita durante il riscaldamento, tanto che gli arbitri erano stati avvisati di tenere d’occhio la situazione. La terna ha quindi avvertito i due lunghi di stare tranquilli, consiglio che ovviamente non è stato recepito da Cousins e Kanter: al primo accenno di trash talking, entrambi sono stati redarguiti con un fallo tecnico e il lungo di Golden State è stato mandato negli spogliatoi. “Cousins si è lamentato della decisione e durante il timeout è stato allontanato per condotta antisportiva” il commento dell’arbitro Scott Foster, un decano dei circoli NBA. “Ne ho parlato con Scott” ha detto coach Steve Kerr dopo la gara, chiamandolo per nome proprio perché si conoscono sin dai tempi in cui Kerr era ancora in campo. “Ha detto di averlo avvertito e che l’espulsione era dovuta sia a quello che si era detto con Kanter che per quello che aveva fatto con lui. Ne parlerò con DeMarcus e capiremo come fare”. Le storie tese tra i campioni in carica e gli arbitri, peraltro, non sono una novità: lo scorso anno Draymond Green e Kevin Durant hanno chiuso sul podio della NBA rispettivamente con 15 e 13, piazzandosi alle spalle solamente dei 17 di Dwight Howard. E anche Cousins ne ha raccolti 10, pur solamente in 48 partite per la rottura del tendine d’Achille da cui sta ancora recuperando. Il rientro è ancora lontano diversi mesi, visto che probabilmente Cousins non vedrà il campo prima di Natale, pur avendo ricominciato ad allenarsi con i compagni: nel frattempo, però, se vuole continuare a seguire la squadra in borghese dalla panchina dovrà cercare di trattenersi nei confronti degli arbitri.